Il quotidiano L’Avvenire ha pubblicato nella giornata di ieri un articolo molto interessante che pone l’attenzione su un problema di cui forse si parla troppo poco, quello dei cristiani perseguitati in tutto il mondo. Sono sempre di più gli esponenti di questa religione che subiscono sequestri, rapine ed aggressioni e che spesso e volentieri sfociano in omicidii e a riguardo la Chiesa ha stilato un rapporto risalente al biennio 2022-2024, in cui vengono evidenziati tutti gli episodi principali avvenuti appunto nel corso degli ultimi due anni.
Diciotto i Paesi, tutti concentrati in tre continenti, dove sono accaduti gli episodi più controversi nei confronti dei cristiani e della loro comunità, a cominciare dal centro America con il Nicaragua, ma anche il Burkina Faso in Africa e il Myanmar in Asia, tre nazioni dove le persecuzioni sono aumentati nell’ultimo periodo. Per L’Avvenire, in un mondo attuale dove le guerre proliferano, i cristiani sono sempre più vulnerabili e meno tutelati, e ciò è un dato di fatto nel 60 per cento dei Paesi che sono stati esaminati.
CRISTIANI PERSEGUITATI, LE NUOVE MIRE DELL’ISLAM ESTREMISTA
Rispetto agli anni passati si evidenziano però delle tendenze differenti, visto che l’islam estremista, che un tempo operava quasi esclusivamente in Medioriente, oggi è più attivo nell’Africa occidentale, quello che secondo il rapporto della Chiesa è oggi il nuovo epicentro di questa violenza di matrice militare islamica.
Numerose le comunità cristiane che sono state costrette a migrare a causa appunto di continue aggressioni, e ciò ha posto interrogativi importanti sulla loro sopravvivenza: ce la faranno a far sentire la propria presenza anche in questi territori ostili? Ci sono poi i casi di Cina, India e Nigeria, dove le persecuzioni nei confronti dei cristiani e dei loro fedeli non hanno origini puramente religiose, visto che ad esempio in Cina sono aumentate le restrizioni da parte dello stato centrale, e non per colpa di qualche fanatico di un’altra religione.
CRISTIANI PERSEGUITATI, LE VIOLENZE PERPETRARE NEL MONDO
C’è poi il caso sopracitato della Nicaragua, che viene considerato uno stato ostile per la prima volta nei 18 anni in cui è stato stilato il report. Tutta colpa di alcune azioni avvenute negli ultimi 24 mesi che hanno preso di mira il clero locale con arresti ingiustificati ma anche espulsioni. Non sono una novità invece India e Pakistan, dove i gruppi indù e musulmani estremisti da sempre sono avversi ai cristiani in loco, di conseguenza non sono nuove violenze sessuali sia su donne ma anche su ragazze, così come matrimoni forzati e conversioni alla religione obbligata.
Non mancano poi i sequestri di esponenti della Chiesa, ma anche atti intimidatori nei confronti degli stessi e perfino la pubblicazione di libri di testo da far studiare nelle scuole in cui i cristiani vengono messi in cattiva luce, ovviamente senza alcuna motivazione reale. Da segnalare infine il caso del Vietnam, l’unico fra i Paesi ostili che ha migliorato la propria “veduta” nei confronti dei cristiani, anche grazie ai nuovi rapporti fra lo stato e il Vaticano.