Cristiano De Andrè ha diffidato le figlie a partecipare al Grande Fratello e dopo le prime tre settimane nella casa si è così espresso su Francesca e Fabrizia: “Da padre soffro molto nel vedere le mie figlie coinvolte in questo circo mediatico. Spero che il loro coinvolgimento venga giustificato da reali capacità e non dal desiderio di diffamare. Non ho mai smesso di amarle”. Francesca è furibonda: “Se ci fosse una famiglia alle spalle non sarei mai stata affidata al Comune di Milano. Mio padre dice solo menzogne. Che queste pagliacciate finiscano. Ci vedremo in tribunale!”. La De Andrè è un fiume in piena: “I lividi addosso non li ho più ma legalmente ho dimostrato quello che dico”. La sorella Fabrizia, in studio, prende le parti di Francesca e applaude: “Non ti preoccupare”. Cristiano Malgioglio non ci sta e attacca apertamente Cristiano De Andrè, che aveva criticato aspramente il programma: “Questo è un reality che dovresti fare caro Cristiano. Offendi quattro milioni di persone che ci guardano ogni settimana. Mi dispiace molto che offenda questo programma. Vieni qua prenditi due camomille e te ne stai chiuso la dentro. Io non ho peli sulla lingua”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Cristiano De Andrè rompe il silenzio
Cristiano De Andrè, il padre di Fabrizia e Francesca, ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare la sua versione circa il rapporto con le figlie, la diffida inviata al Grande Fratello 16 e tanto altro. Il figlio dell’indimenticabile Fabrizio De Andrè ha immediatamente precisato di non aver mai imposto alcun divieto alle figlie, tantomeno per la loro partecipazione al Grande Fratello 16. “Ho letto in questi giorni molti commenti, da parte di testate anche serie, riguardo al fatto che non sarei stato d’accordo con l’entrata delle mie figlie Francesca e Fabrizia nella casa del Grande Fratello. In realtà non riguardava la scelta da parte loro di partecipare al programma, anche se lo ritengo un inutile spettacolarizzazione di noiosi scambi di isterismi, piagnistei ed edonismi fine a se stessi” scrive il cantautore che sottolinea a chiare lettere come sia stanco di vedere strumentalizzata, denigrata e diffamata la sua famiglia.
Cristiano De Andrè: “sarò sempre disposto ad avere un confronto con loro”
Cristiano De Andrè ha anche comunicato di non aver mai risposto pubblicamente alle continue accuse delle figlie per un semplice motivo: “ritengo che in una famiglia i problemi e le incomprensioni esistano, ma che debbano essere affrontare e risolte nel suo interno e non svendute in salotti televisivi, che hanno il mero scopo di incrementare ulteriormente dissapori per fini speculativi”. Il cantautore, infatti, ha precisato che era in ottimi rapporti con la figlia Francesca fino a quando non ha cominciato a partecipare a questi salotti televisivi con l’unico scopo di diffamarlo. Nessuna chiusura verso le figlie, anzi Cristiano De Andrè ha chiaramente lasciato intendere di essere sempre disposto ad avere un confronto con le figlie, ma lontano dal circo mediatico della tv. “Sono e sarò sempre disposto ad avere un confronto con loro, ma di certo non pubblicamente” scrive il cantante, che poi precisa: “nonostante anni di orrende accuse, spesso infondate nei miei confronti, non ho mai smesso di mantenerle e provvedere a loro”.
“La mia diffida? unico scopo tutelare la famiglia”
Il figlio di Fabrizio De Andrè continua poi precisando che Fabrizia e Francesca, rispettivamente di 32 e 29 anni, ora devono trovare la loro strada nel mondo dello spettacolo togliendosi però di dosso quella veste di vittimismo dimostrando di “avere stoffa e capacità reali che giustifichino la loro presenza nel mondo dello spettacolo”. Cristiano De Andrè parla anche delle diffida inviata alla figlia Francesca e al programma Grande Fratello 16: “la mia diffida ha l’unico scopo di tutelare la nostra famiglia e chiaramente anche loro, in modo che esprimano ciò che sono davvero, gettando via questa maschera dietro la quale si sono nascoste per troppo tempo”. Il cantante poi riflette sul fatto che Fabrizia e Francesca abbiano deciso di puntare su un successo veloce ed effimero partecipando a programmi che definisce “di bassa levatura”. Una scelta che da genitore lo fa stare male: “soffro a vedere le mie figlie abbandonarsi in questo vuoto, dove ho sempre cercato e sperato che anche loro un giorno trovassero invece dei valori per riempirlo. Sicuramente avrò commesso i miei errori come padre, ma non ho mai smesso di amarle e di sperare che riescano a trovare la loro realizzazione in qualcosa di più costruttivo rispetto a quello dimostrato fino ad oggi”.