Sono Cristiano Malgioglio e Gabriele Corsi i commentatori ‘ufficiali’ della finale dell’Eurovision Song Contest 2021, il concorso musicale in cui quasi tutte le nazioni europee si sfidano sul piano musicale presentando sul palco ciascuna un proprio rappresentante. Per l’Italia ci sono i Måneskin, vale a dire i vincitori della scorsa edizione del Festival di Sanremo che – in quanto tali – accedono di diritto all’ultima serata della kermesse. Riguardo invece ai conduttori, sono stati il direttore e il vicedirettore di Rai1 a metterli insieme: “Con Claudio Fasulo abbiamo definito questa conduzione con Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio”, ha raccontato Stefano Coletta, per poi soffermarsi sui perché di questa scelta così apparentemente insolita (prima d’ora, Malgioglio e Corsi non avevano mai lavorato insieme). “Mi aspetto non solo un contrappunto divertente, ma anche uno sguardo sul mondo, perché ogni volta il rappresentante di un Paese lontano da noi è il condensato di quello che rappresenta”.



Cristiano Malgioglio: “Affezionato alla musica portoghese”

Effettivamente, nel corso della sua carriera di paroliere, Cristiano Malgioglio ha avuto modo di frequentare molto il resto del mondo e di farsi influenzare dal fascino dell’estero. Non è un caso che affermi di ‘votare’ per i The Black Mamba, rappresentanti del Portogallo: “Sono affezionato alla musica portoghese”, spiega, “e mi piace il loro sound e la voce del loro cantante”. Nota di merito anche per Mazinha, che nel suo pezzo descrive la condizione della donna in Russia dall’epoca contadina fino a oggi, in cui esistono perfino astronauti donne. Il significato del brano, sostiene Malgioglio, è importante, e la sua performance è altrettanto di spicco, come quella di tutte le rappresentanti del sesso femminile sul palco di questo Eurofestival.



Stefano Coletta spiega i perché della scelta di Cristiano Malgioglio

Secondo Coletta, Cristiano Malgioglio è la persona giusta da associare all’Eurovision Song Contest 2021. Non dimentichiamoci, infatti, che si tratta di un’edizione particolare: “Veniamo da un anno in cui abbiamo potuto poco alleggerirci, questo ritorno in modalità quasi normale davvero è il segno di una ripartenza corale nell’eguaglianza di un post Covid che ci ha unito”, ha dichiarato ancora il direttore. Più nello specifico, a proposito della scelta, Coletta è persuaso che Malgioglio e Corsi siano una coppia innovativa: “Questa conduzione, unita ai Maneskin, che hanno rivoluzionato Sanremo, mostrerà un’Italia meno neomelodica e che ha fatto un passo avanti”.

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