Cristiano Ronaldo, oltre 400 milioni di euro in vista dei Mondiali del 2030
L’ufficialità del trasferimento di Cristiano Ronaldo al Al-Nassr è senza dubbio tra le notizie più chiacchierate degli ultimi giorni. La scelta del talento portoghese di sposare la causa saudita ha generato scalpore sia per i termini economici che per questioni prettamente professionali. Ad alimentare il clamore della notizia ha contribuito una rivelazione clamorosa, rilasciata da una fonte anonima che dovrebbe essere vicina alla famiglia proprietaria del club.
Secondo quanto riferito dalla fonte segreta, citata dall’Afp, l’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte dell’ Al-Nassr farebbe parte di una strategia promozionale che parte dal Mondiale appena concluso in Qatar e mira alla prossima assegnazione della competizione per il 2030. Il progetto sarebbe dunque quello di arricchire la risonanza dell’Arabia Saudita come paese ospitante della Coppa del Mondo. “Sarà un ambasciatore per l’offerta della Coppa del mondo saudita 2030 per altri 200 milioni“, queste le affermazioni della fonte che preferisce restare anonima. La somma andrebbe quindi ad aggiungersi al contratto multimilionario stipulato con il club saudita, per un totale che supererebbe di gran lunga i 400 milioni di euro netti.
Cristiano Ronaldo sponsor Arabia Saudita: il presunto coinvolgimento della famiglia reale
La notizia shock riportata dall’Afp che cita una fonte vicina al nuovo club di Cristiano Ronaldo, riferisce il possibile coinvolgimento dell’intera famiglia reale, tra l’altro presente nella società dell’Al-Nassr con un ruolo onorario. “Volevano garantire la supremazia al loro amato club e metterlo sotto i riflettori internazionali. Il modo migliore era portare il miglior giocatore del mondo”. La fonte in questione ha inoltre aggiunto che l’acquisto della stella portoghese, farebbe capo ad una serie di investimenti volti proprio a rendere quanto più internazionale possibile la figura del club.
Per quanto riguarda i margini finanziari, sempre la fonte avrebbe spiegato come la matrice economica dell’investimento non dipenda direttamente dalle casse della famiglia reale e del club saudita. “Al Nassr e gli altri club sauditi non hanno questo enorme fondo per un affare così grande. È PIF che ha garantito il pagamento“. Nello specifico, sarebbe dunque stato utilizzato il Fondo per gli investimenti pubblici per l’ingaggio di Cristiano Ronaldo; si tratta di uno strumento finalizzato proprio al raggiungimento di standard di notorietà più elevati. Nella medesima operazione infatti, la famiglia ai vertici dell’Al-Nassr avrebbe scelto di acquistare anche una quota di minoranza del Newcastle United, club militante in Premier League.