CRISTIANO RONALDO CALCIATORE DEL SECOLO
Cristiano Ronaldo è stato premiato come calciatore del secolo: è successo ai Globe Soccer Awards, una manifestazione che si tiene a Dubai e che ha quantomeno suscitato perplessità tra gli addetti ai lavori e non solo. Per esempio, il noto giornalista Mario Sconcerti ha sintetizzato almeno due elementi di dubbio: primo, il fatto che abbia votato il “pubblico” e che ovviamente non ci sia una reale indicazione circa numeri, identità anagrafica e non solo di chi ha scelto, niente di ufficiale. Nessuna giuria o altro: certo CR7 ha vinto davanti a Leo Messi, da questo punto di vista quasi nessuno avrebbe qualcosa da dire ma poi c’è anche il secondo punto, che è quello cui hanno pensato tutti: ovvero, come si può assegnare il premio “al secolo” quando sono trascorsi solo 20 dei 100 anni? Giustamente Sconcerti si chiede se non si tratti del XX secolo: fosse così, anche solo nel 1999 Cristiano Ronaldo aveva 14 anni, e non si era affermato nemmeno nello Sporting Lisbona. Se invece parliamo dei 100 anni seguenti, il problema rimane.
CRISTIANO RONALDO E UN PREMIO “BIZZARRO”
Da cui allora il grande punto interrogativo: chiaramente questo premio ha poco a che fare con le statistiche di un certo tenore. Chi scrive è convinto che il Pallone d’Oro e relativi trofei di contorno (la Top 11 e quant’altro) abbiano un valore tutto relativo, figurarsi un riconoscimento basato su un quinto di secolo ma che nelle intenzioni lo dovrebbe coprire tutto. È giusto quanto scrive Sconcerti, ci rifacciamo sempre a lui: cento anni fa il grande del calcio era tale Arthur Friedenreich, un brasiliano che vinse due volte la Copa America e si dice segnò più di Pelé. Tra errori di stampa e mancanza di archivi ufficiali potrebbe non essere vero, ma la sostanza non cambia: nel 1920 Friedenreich era il miglior calciatore di tutti, almeno volendo ricostruire le vicende dell’epoca (certo non c’erano gli strumenti odierni, e lo stesso gioco del calcio non aveva la portata globale che gli conosciamo da tempo). Il concetto è questo: se cento anni fa avessero premiato il brasiliano, si sarebbero “persi” Giuseppe Meazza, Leonidas da Silva, Matthias Sindelar, Obdulio Varela, Ademir, e questi che abbiamo citato riguardano solo la prima metà del secolo.
Dove sarebbero gli altri? Oggi riconosciamo quasi placidamente che Diego Armando Maradona e Pelé siano stati i migliori, poi che sia davanti uno o l’altro cambia poco; eppure già solo nel fare un elenco dei primi dieci saremmo in evidente difficoltà, perché dovremmo lasciarne fuori tanti. Johan Cruyff ci entrerebbe? Sicuramente, così come Alfredo Di Stefano e magari anche Michel Platini e, perché no, Gianni Rivera e Roberto Baggio. E poi? Bobby Charlton e George Best? Magari Ferenc Puskas, o ancora i rappresentanti della Grande Ungheria? Sicuramente nella categoria dovrebbero rientrare Omar Sivori e Ronaldo il Fenomeno, quasi certamente non ci starebbe male Ronaldinho di certo non potrebbe restare fuori Franz Beckenbauer. Tutto questo tacendo delle tante variazioni, grandi o piccole, nel regolamento che inevitabilmente hanno cambiato il modo di giocare a calcio, rendendo la vita degli attaccanti più o meno facile e allo stesso modo quella dei difensori. Sarebbe complesso dire chi sia stato il migliore nei primi 20 anni del secolo, figurarsi definirlo oggi per i prossimi 80 anni…