Cristiano Ronaldo rompe il silenzio e punta il dito dritto contro il Manchester United. “Mi sento tradito”, le parole dell’ex star della Juventus, intervistato da Piers Morgan, e chiacchierata che andrà in onda mercoledì e giovedì sera. CR7 racconta di vivere “il periodo più difficile della mia vita, sia personalmente che professionalmente”, ed è questo il motivo per cui non ha rispetto per Ten Hag, il tecnico dello United, aggiungendo che a Manchester non sarebbe cambiato “nulla dai tempi di Alex Ferguson”. La star lusitana, che a breve sarà in campo per il suo quinto mondiale in carriera, si è sentito un capro espiatorio: “Hanno cercato di mandarmi via, di trasformarmi in un capro espiatorio. Non parlo solo dell’allenatore, ma anche di 2-3 dirigenti di alto livello del club. Mi sono sentito tradito da tutti loro. E ho anche sentito che ci sono delle persone che non mi vogliono al Manchester United, non solo quest’anno ma anche nella scorsa stagione”.
E pensare che il ritorno ad indossare la maglia dei Red Devils dopo Real Madrid e Juventus, avrebbe dovuto avere un epilogo ben differente: “Ma non è così che la favola doveva finire – dice -. Io scegliendo di tornare ho seguito il mio cuore. Quando Sir Alex mi ha detto che non potevo andare al Manchester City gli ho detto “Ok, boss”. Tornando, pensavo che avrei trovato cose diverse, invece allo United è come se il tempo si fosse fermato. A livello tecnologico, di strutture, non è cambiato niente. Nemmeno la palestra o la jacuzzi, nemmeno i cuochi. Ho trovato le stesse cose di quando avevo 22-23 anni”. Quindi le accuse al tecnico Erik Ten Hag: “Non ho rispetto per lui perché lui non ha mostrato rispetto per me. E se non mi mostri rispetto, non avrai mai il mio”.
CRISTIANO RONALDO: “RAGNICK? HANNO UN PRESO UN DS PER FARE IL TECNICO”
Veleno anche nei confronti dell’ex tecnico Ralf Ragnick: “Hanno preso un direttore sportivo come allenatore. È incomprensibile come un grande club come lo United abbia fatto questa scelta. Hanno sorpreso tutti, non solo me ma il mondo intero. Se non sei nemmeno un allenatore, come puoi pensare di essere il capo al Manchester United? Quando è arrivato non sapevo nemmeno chi fosse. Lo United non è sulla strada giusta: lo sanno tutti nel club, a cominciare da Sir Alex. Anche i tifosi meritano di sapere la verità”.
Ma non è finita qui, perchè Cristiano Ronaldo racconta anche di essersi sentito ferito dalla dirigenza quando è stato costretto a saltare la tournée in Thailandia e Australia per via della figlia che stava male: “La mia famiglia è tutto per me, ancora di più dopo quello che abbiamo passato quest’anno”. E dopo il Mondiale, CR7 punta a risolvere la questione con il Manchester United in un senso o nell’altro: “I tifosi sono tutto per me: sono sempre dalla mia parte, mi hanno sempre fatto sentire apprezzato. E sono la cosa più importante nel calcio, perché giochiamo per loro. È per questo che faccio questa intervista, perché voglio sentano da me cosa è successo”.