Alla fine Cristiano Ronaldo è rimasto al Manchester United. CR7 si è scoperto, dopo un’estate in cui il suo potentissimo agente, Jorge Mendes, ha bussato a molteplici porte, di essere un giocatore non così gradito come sperava. Nonostante i suoi 18 gol in Premier League, nessuno ha voluto regalare una maglia all’asso portoghese fra le squadre che giocano la Champions League, e a cui il suo procuratore aveva bussato alla porta.
Il ritorno all’Old Trafford di Cristiano Rolando non è stato come desiderava l’ex Juventus, visto che alla fine i Red Devils non sono riusciti a prendere il treno Champions League, accontentandosi dell’Europa minore. Uno smacco troppo difficile da accettare per un campione abituato a ben altri palcoscenici, di conseguenza Ronaldo ha iniziato a guardarsi attorno in cerca di una nuova sistemazione. E così che, come ricorda Fanpage, la stella lusitano ha bussato alle porte di Chelsea, PSG (dove avrebbe trovato Messi), Bayern Monaco, quindi Borussia Dortmund, Sproting Lisbona e l’Atletico Madrid, subendo anche “un’umiliazione” pubblica da parte di Florentino Perez, presidente del Real Madrid definendolo “Un vecchio arnese che nessuno vuole”.
CRISTIANO ROLANDO E I TENTATIVI FALLITI CON MILAN E NAPOLI
Cristiano Ronaldo ha tentato anche il ritorno in Serie A, e il suo nome è stato associato a Milan e Napoli, ma per i rossoneri non vi è stato nulla da fare, mentre gli azzurri si sono limitati ad un paio di sondaggi dopo aver constatato che l’operazione sarebbe stata troppo dispendiosa anche se lo United si fosse sobbarcato metà del super stipendio di CR7 (avrebbero dovuto sborsare 17 milioni di euro lordi di ingaggio). In realtà una squadra avrebbe accolto a braccia aperte Cristiano Ronaldo, purtroppo per lui non disputante la Champions League.
Stiamo parlando precisamente dell’Al Hilal, club saudita che avrebbe presentato un’offerta definita “oscena” dai tabloid britannici; non è ben chiaro quale fosse la posta messa sul tavolo ma non è da escludere un assegno in bianco o quasi, tenendo conto delle disponibilità economiche pressochè infinite dello stesso club calcistico. Cr7 ha però detto no, alla luce anche di un Mondiale in Qatar che si disputerà il prossimo inverno.