Cristiano Ronaldo, in campo non si fa più il segno della croce…

In molti si stanno domandando se Cristiano Ronaldo si è convertito all’Islam dopo che agli Europei 2024, in occasione della partita del suo Portogallo contro la Repubblica Ceca, ha invocato Dio in arabo. L’attaccante, come riportato dal Corriere della Sera, ha usato la parola “Bismillah”, che significa letteralmente “In nome di Dio il Clemente il Misericordioso”. Un gesto che, attraverso il labiale evidente dall’inquadratura fissa sul viso del giocatore, non è passato inosservato, anzi ha creato qualche discussione sui social network.



Non è una novità che Cristiano Ronaldo sia molto religioso, tanto che le testimonianze e i comportamenti di questo genere sono sempre stati frequenti. Un tempo, però, si trattava di gesti cattolici. Per anni il calciatore si è fatto il segno della croce in campo e anche dopo il trasferimento in Arabia Saudita ha continuato a farlo, sebbene l’espressione pubblica di fedi diverse dall’Islam sia vietata dalla legge. Adesso, però, qualcosa sembrerebbe essere cambiato. 



Cristiano Ronaldo, dalla fede cattolica all’Islam: si è convertito?

La pronuncia dell’espressione “Bismillah” è arrivata per giunta in Europa con la Nazionale portoghese e non in Arabia Saudita con l’Al-Nassr. In questo caso infatti era già accaduto il mese scorso durante una partita della sua squadra contro Al Shabab, durante la quale aveva usato la stessa parola dopo un bel gol vittoria. Tutto ciò fa pensare che Cristiano Ronaldo potrebbe essersi convertito. 

È una intuizione che finora non ha trovato conferme ufficiali, ma che appare plausibile. Anche se, come sottolineato dal Corriere della Sera, potrebbe esserci anche qualcos’altro dietro, ovvero una vera e propria operazione di marketing che permette ai valori del regno saudita di arrivare anche nel Vecchio Continente. Il portoghese d’altronde è ormai un vero e proprio testimonial del Paese e ciò non stupirebbe, se non si trattasse appunto di religione, un tema che è sempre stato molto a cuore all’attaccante.