Torna a parlare Cristiano Ronaldo e lo fa nell’immediata vigilia della partita tra il suo Portogallo e l’Ungheria, esordio all’Europeo, il quinto della sua formidabile carriera. Nella conferenza stampa di presentazione della partita, inevitabile la domanda sul futuro. Il capitano portoghese, però, è abile nel dribbling e tanto basta a scatenare una ridda di voci sul suo possibile addio alla Juventus: “Quello che verrà, sarà buono, indipendentemente dal restare o dal partire, quello che è importante, in questo momento, è l’Europeo, una competizione importante, che non si gioca tutti i giorni. Per me è la quinta, ma la vivo come se fosse la prima volta”.



Non è questo, dunque, il momento per parlare del suo futuro. Dopo la fine del torneo, Cristiano Ronaldo farà chiarezza, anche se l’impressione è che la sua avventura alla Juventus sia terminata, ma, nello stesso tempo, non si vede all’orizzonte chi potrebbe puntare a un suo ingaggio. Non che ne abbia bisogno, visto la sua storia, ma dopo le opache prestazioni degli ultimi mesi, un Campionato Europeo brillante lo riporterebbe prepotentemente in vetrina e convincerebbe qualche club a scommettere ancora su di lui, non solo come marchio, ma anche e, forse, soprattutto come calciatore.



CRISTIANO RONALDO, GLI SCENARI POSSIBILI

Si sono già versati fiumi di inchiostro sul futuro del fuoriclasse portoghese, “prigioniero” ancora di un anno di contratto con Juventus a 30 milioni di euro netti di stipendio. Entrambe le parti, con ogni probabilità, vorrebbero salutarsi, dopo tre stagioni buone, che non hanno portato, però, all’obiettivo Champions League. L’età non più verde, oltre all’insostenibilità di un ingaggio come il suo, sono i motivi per cui è difficile che possa cambiare squadra, senza dimenticare che il club bianconero non potrebbe cederlo, per ragioni di bilancio, a una cifra inferiore a 30 milioni di euro.



Le squadre europee interpellate dal suo agente Jorge Mendes non sono convinte della bontà dell’operazione, forse solo il Paris Saint Germain avrebbe la forza economica per prenderlo, ma sarebbe quanto meno bizzarro rinunciare a investire su Mbappé, fuoriclasse del presente e del futuro, per farlo su Ronaldo, anche se potrebbe entrare in gioco altre varianti, come quella legata alla sponsorizzazione del Mondiale 2022 in Qatar, probabilmente proscenio finale di una carriera fantastica dell’asso portoghese.