Il passato in Lotta Continua, la politica di oggi e molto altro: Cristina Comencini a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. A proposito della sua appartenenza al movimento di estrema sinistra, la regista ha spiegato di aver seguito il compagno Fabio Calenda: “Non ero una vera militante; anche perché avevo orrore degli scontri di piazza, come di qualsiasi forma di violenza. Il mio compito era prendermi cura dei figli delle compagne. Che quindi giocavano con Carlo”.
Il Carlo citata è il politico Carlo Calenda, leader del Terzo polo insieme a Matteo Renzi. Formazione che lei ha ovviamente votato alle ultime elezioni. A tal proposito, una battuta sull’accordo con il Partito Democratico tanto dibattuto ma poi sfumato: “Ma Carlo l’aveva fatto, e ne era felice. Poi si è visto smontare l’accordo firmato. L’hanno boicottato in ogni modo. Resto convinta che attorno ad Azione possa nascere il partito riformista che manca all’Italia”.
CRISTINA COMENCINI SU GIORGIA MELONI
Nel corso del lungo dialogo con il giornale, Cristina Comencini è tornata sull’infanzia del figlio Carlo Calenda e ha parlato del suo carattere: “Come me: non voleva mai stare fermo. Vivacissimo. Neanche lui amava la scuola, anche se non fu mai bocciato: faceva il suo, poi usciva a giocare. Aveva molti amichetti, che un po’ dirigeva”. La regista candidata all’Oscar straniero ha poi aggiunto: “Prima ancora lo ricordo in piedi nel box, mentre con due compagni di università ripetevo le lezioni d’economia…”. Sempre a proposito di politica, questa volta extra-familiare, Cristina Comencini si è soffermata sul primo ministro Giorgia Meloni, primo presidente del Consiglio donna nella storia italiana. Ecco l’analisi della cineasta: “Una donna che ha fatto un enorme lavoro, in un mondo del tutto maschile. Ha avuto carattere, fortuna, capacità. Ma se ci è riuscita, è anche grazie al movimento delle donne; pure se lei non lo rivendica”.