Cristina Guidetti, modella modenese che si è sottoposta a un intervento di chirurgia estetica a Padova per rimuovere col laser alcune imperfezioni del viso e che si è ritrovata sfigurata e ustionata, è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 2 novembre 2022. La donna, in particolare, ha parlato in collegamento audiovisivo, dicendo: “Il mio è stato un percorso molto lungo, 10 anni. Ho subito 42 interventi al volto con le cellule staminali per cercare di ricreare la morbidezza sul mio volto, poiché le ustioni di terzo grado provocano un indurimento del volto e bisogna tornarci sopra”.
Quella di Cristina Guidetti, per sua stessa ammissione, è “una storia particolare. Mi sono rivolta a un medico rinomato, specializzato in chirurgia plastica e di cui mi fidavo. Secondo lui sarebbe stato un trattamento blando, invece mi sono ritrovata completamente ustionata e sono stata sfigurata per oltre cinque anni. Non mi ha dato neanche la possibilità di andare al centro ustioni: le sue bugie mi hanno tenuto in una situazione di stand-by”.
CRISTINA GUIDETTI: “SFIGURATA DA UN INTERVENTO DI CHIRURGIA ESTETICA AL VISO, MEDICO MAI SOSPESO”
A “Storie Italiane”, Cristina Guidetti ha poi chiarito: “Il processo si è chiuso nel 2018 e il medico è stato dichiarato colpevole e condannato a 1 anno e 4 mesi, ma non ha fatto nemmeno un giorno di carcere per via delle attenuanti. Non è nemmeno mai stato sospeso. Ho denunciato subito, perché volevo portare avanti la mia giustizia, in quanto andare da un professionista per un semplice trattamento estetico migliorativo (avevo macchie da gravidanza, discromie) e ritrovarmi sfigurata è stato difficilissimo da un punto di vista emotivo ed economico”.
Come se non bastasse, “ho dovuto pagare il processo, i vari ctu, tutti i tecnici, perché un processo penale è costosissimo, malgrado il mio caso sia realmente palese. Eppure ho dovuto comprovare ogni cosa, aspettando nove anni per una sentenza”, ha concluso Cristina Guidetti.