A distanza di anni dalla sua partecipazione al “Grande Fratello”, trasmissione che gli ha permesso di farsi conoscere dal pubblico, Luca Argentero è uno degli attori più amati, attualmente protagonista con la fiction campione di ascolti “DOC – Nelle tue mani“. Il successo, però, non l’ha cambiato: lui è sempre attentissimo a tenere il più possibile la sua vita privata lontano dalle luci dei riflettori, non solo per quanto riguarda se stesso, ma anche nei confronti della sua famiglia, composta dalla moglie e collega Cristina Marino e dalla figlia Nina Speranza, che a breve compirà due anni.
La coppia è concorde all’idea di proteggere l’identità della loro bambina almeno per un po’. Proprio per questo sui social non compaiono immagini in cui è visibile il volto della piccola. L’attrice, che ha conosciuto il collega sul set, ci ha tenuto a precisare di non avere influito sulla fine del matrimonio tra il marito e la ex Myriam Catania: “Non mi permetterei mai di mettermi in mezzo” – aveva detto in un’intervista.
Cristina Marino e Nina Speranza Argentero: chi sono la moglie e la figlia di Luca
In occasione della sua presenza nello studio di ‘Domenica In’, Luca aveva speso parole bellissime nei confronti della moglie, a conferma di quanto sia forte l’amore che li lega: “E’ una donna incredibile e speciale, che si prende cura di me e di nostra figlia Nina Speranza. Nulla sarebbe così perfetto se non fosse per lei. E’ la donna più bella che io abbia mai visto. E’ un vulcano, intraprendente, un’imprenditrice una grande lavoratrice. Si prende cura di noi in ogni modo possibile, come a nessuno verrebbe in mente. Ti porta a essere la migliore versione di te stesso per starle accanto nel modo giusto”.
Il primo incontro tra i due risale al 2015, nel periodo in cui entrambi erano impegnati sul set del film “Vacanze ai Caraibi“. Lui era ancora sposato, ma aveva percepito quello che poi sarebbe successo: “Sentivo che c’era qualcosa di unico, che poteva generare qualcosa di più gande ancora”. E i fatti dimostrano che quella previsione era davvero corretta.