Il caso di Cristina Pugliese a Storie Italiane, con le parole del fratello della 27enne trovata senza vita in bagno, impiccata nella doccia. Rocco Pugliese ha raccontato: “Ci sono troppe cose che non tornano, troppe informazioni che non stiamo ricevendo nonostante le continue richieste per capire cosa sia successo, tipo capire lo stato del corpo, informazioni che ci sono negate, oltre al lutto c’è anche un vuoto dentro che non si riesce a colmare”.
Olga Mascolo di Storie Italiane ha intervistato anche l’ex fidanzato di Cristina Pugliese, che ha spiegato: “Con lei è partito tutto per scherzo, abbiamo cominciato ad uscire insieme, ci siamo frequentati ed è diventata una relazione, lei era unica, si è fatta una coscia con gli hamburger, dedicata a me”.
CRISTINA PUGLIESE, L’EX: “CON LEI I MIEI MIGLIORI ANNI”
E ancora: “Ho fatto i due anni migliori della mia vita con lei, mi aveva detto di risolvere i miei problemi e poi di andarmela a riprende ma non ce l’ho fatta. Lei aveva una relazione? Non aveva uno sguardo felice anche se fai le foto con i sorrisi, ma se conosci una persona i suoi occhi non sono felici. Le hanno fatto del male, lei ha sofferto. Il più bel ricordo che ho di lei è il suo sorriso ma anche ciò che mi faceva vedere quello che stava cucinando”.
“Non si sarebbe mai suicidata ma semplicemente per come amava sua figlia e la vita, avevamo in progetto di prendere il camper e di viaggiare, un giorno mi aveva detto che mi avrebbe sposato, aveva dei progetti ben chiari, comprare una casa, sistemarsi, una casa con un giardino per la bimba, quindi è impossibile questa cosa. Ora chiedo di proteggere la sua bimba e di non farle trovare altri uomini così”.
CRISTINA PUGLIESE, IL FRATELLO: “SAPEVO DEL NUOVO FIDANZATO…”
Rocco, il fratello di Cristina Pugliese, appare decisamente commosso in tv: “Il rapporto con Michael era un po’ particolare, ci sono stati dei problemi fra di loro, ed è vero, ma loro si amavano”. E ancora: “Sapevo del nuovo fidanzamento, mi aveva presentato tutta la famiglia ma a me quella persona non mi è mai piaciuta, mi ero informato sul suo conto e le informazioni sono abbastanza facili da recuperare ma non dico altro”.
“Lei non mi aveva mai detto niente, dicevano che era un ragazzo per bene che addestrava cani, che aveva una casa e una macchina e all’apparenza sembrava che nonostante le voci sembrava fosse un’altra persona, ma quella sensazione che mi bruciava dentro alla fine… non mi sbagliavo di tanto. Dai vicini abbiamo scoperto che c’erano sempre stati dei litigi, che sentivano urla, ci siamo domandati come mai non abbiamo fatto nulla prima”.
CRISTINA PUGLIESE E LA PESANTE TESTIMONIANZA
Un testimone ha aggiunto: “Quello che viene detto in tv è diverso da quello che è accaduto. Cristina è stata quasi obbligata a mangiare a casa sua, e poi li è morta. IL corpo era in bagno, aveva il filo della doccia intorno al collo, la porta era chiusa, non c’era la chiave all’interna e la porta era chiusa. Quando il compagno ha trovato il corpo ha chiamato i carabinieri, e l’amico che era con lui è scappato. Non è possibile che qualcuno sia entrato in casa stando ai racconti dei vicini”.
“Nella casa c’era un tavolino di vetro spesso doppio che era rotto, mi fa pensare che… Lui sta cercando il modo di insabbiare la cosa per farlo diventare un suicidio, lei non lo avrebbe mai fatto, stava lavorando tantissimo per il futuro della bimba. Tra di loro c’erano litigi da giorni per la gelosia e questo potrebbe aver scatenato tutto quanto”.
CRISTINA PUGLIESE E IL GIALLO DELLA CHIAVE NEL BAGNO
Massimo Lugli aggiunge: “Attenzione alla questione della chiave, se c’è una doppia chiave è facile lasciarla dentro da parte di un assassino per inscenare la scena di un suicidio”. Rocco ha ripreso la parola dicendo: “Non so se vi è mai capitato di scivolare in doccia e rimanere attaccati al doccino, il doccino si è staccato. Poi un’altra cosa, se fosse accaduto a me una cosa del genere io mi sarei presentato tutti i giorni alla porta di casa della famiglia della vittima per dire di non essere stato io, invece a noi non ci ha mai chiamato, niente di niente”.
Storie Italiane ha mandato in onda un’altra testimonianza, una barista che ha visto quella mattina il fidanzato di Cristina Pugliese, descrivendolo come una persona molto agitata e che non è riuscita a dare spiegazioni sulla mano tutta graffiata. Per Rocco: “Il tubo del doccino potrebbe essere la soluzione, mi sono venuti i brividi a sentire questa cosa, potrebbe essere stato il doccino a rovinare la mano, perchè i tubi sono in metallo intrecciato, una storia assurda”.