È una storia di determinazione, rivalsa e – soprattutto – impegno quella che caratterizza il primo libro autobiografico di Cristina Scocchia partita da un piccolo paesino ligure senza nessun vento a soffiarle in poppa e arrivata – appunto con determinazione e impegno – fino a raggiungere la posizione di amministratore delegato di illycafè: lo scritto è stato intitolato “Il coraggio di provarci – Una storia controvento” ed è uscito proprio in questi giorni, dopo la tradizionale presentazione che si è tenuta nella giornata di ieri alla sede romana di Comin & Partners.



Presenti all’evento romano – oltre ovviamente all’autrice e protagonista del libro Cristina Scocchia – anche il presidente della Comin & Partners Gianluca Comin, la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, il padre Gesuita e docente alla Gregoriana Francesco Occhetta; con la moderazione del giornalista Sky Alessio Viola e la presenza in differita – con un comunicato stampa – della ministra dell’Università Anna Maria Bernini.



Il racconto – lo dicevamo già prima – si concentra attorno alla vita e alla carriera di Cristina Scocchia che dal suo piccolo paesino ligure ha iniziato a distinguersi raggiungendo in una decina di anni le posizioni apicali di Procter & Gamble; diventando in un secondo momento – precisamente tra il 2014 e il 2021 – prima amministratrice delegata di L’Oréal Italia e poi di Kiko, fino all’attuale esperienza in illycaffè che si accompagna anche ad esperienze nei CdA di EssilorLuxottica e Fincantieri.

Anna Maria Bernini: “Cristina Scocchia è un modello di successo per le leader del futuro”

Nella mia esperienza – ha spiegato la stessa Cristina Scocchia dal palco romano – mi sono resa conto che molto spesso, troppo spesso, il punto di partenza influenza in modo significativo le possibilità che hai di raggiungere i tuoi sogni“, mentre il suo libro mira a promuovere una visione della carriera lavorativa in cui “tutti, senza distinzione, esclusioni e divari” possono andare incontro all’opportunità “di mostrare il proprio talento“; il tutto con il fermo consiglio che in ogni caso, sempre e comunque, “vale la pena provare a raggiungere i propri obiettivi con passione, determinazione, coraggio e qualche sacrificio“.



Dal conto suo – invece – la rettrice Polimeni ha ritrovato nel libro di Cristina Scocchia una chiara dimostrazione di quanto “la leadership femminile [sia] una sfida che va accolta con coraggio [e] con la convinzione di potercela fare” a beneficio di tutte “le giovani donne” che troppo spesso devono combattere il doppio degli uomini per avere la metà delle opportunità: “Il suo percorso – ha spiegato la rettrice – rappresenta un role model di successo” che dimostra come “l’impegno costante (..) unito alla formazione e ai legami umani” può essere la chiave del successo.

Mentre nel suo messaggio letto prima della presentazione del libro di Cristina Scocchia, la ministra Bernini ha posto l’accento sulla “storia fuori dal comune nell’esito di grande successo” che l’autrice racconta, con il ‘provarci’ del titolo che “vuol dire riconoscere il talento, nutrirlo e farlo crescere, condividerlo” dando “struttura alle proprie capacità“: un messaggio utile sia per le “donne che ogni giorno contribuiscono (..) a picconare il muro del pregiudizio“, che per gli uomini “che accompagnano e sostengono“.