La fine della relazione tra Cristina Seymandi e Massimo Segre, diventata di dominio pubblico con le parole di lui davanti a decine di invitati a un passo dalle nozze, ha scosso le cronache e ha acceso un dibattito incandescente tra chi difende l’una e l’altra posizione. Una storia privata finita sulla bocca di tutti per le modalità con cui è stata esposta dal diretto interessato, che ha colto tutti di sorpresa, anzitutto la donna con cui aveva programmato il matrimonio, annunciando la rottura perché, a suo dire, tradito dalla compagna dipinta come donna infedele e infelice al suo fianco, recidiva nei suoi presunti tradimenti.



Non è dello stesso avviso Cristina Seymandi che, superato lo choc iniziale, ha deciso di dire la sua sulla vicenda attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della Sera poche ore fa. Quello che in principio sembrava un discorso romantico, volto a sigillare promesse d’amore da qui all’eternità, si sarebbe tradotto, nel giro di poche righe, in una svolta dai tratti incredibili capace di tratteggiare i contorni di una sceneggiatura da film che ha lasciato di sasso la futura sposa mancata, avvolgendo di imbarazzo una serata avviata sotto ben altre intenzioni (almeno da parte della protagonista). Secondo Cristina Seymandi, il gesto del suo ex Massimo Segre, che l’ha lasciata pubblicamente leggendo al microfono una serie di spinose riflessioni e accuse sul loro ménage di coppia, sarebbe “di una violenza aberrante“. “Quando ha iniziato a parlare pensavo fosse uno scherzo. Poi sono rimasta impietrita…“.



Le parole di Cristina Seymandi dopo il gesto di Massimo Segre per annunciare la rottura

Cristina Seymandi non si aspettava di concludere da single la serata in cui lei e il suo ormai ex compagno Massimo Segre avevano deciso di annunciare le nozze previste per il prossimo ottobre. Lui avrebbe spiazzato tutti, a partire da lei, leggendo pubblicamente una lettera in cui ha raccontato di essere stato ripetutamente tradito e di voler interrompere la convivenza. Le immagini di quel momento hanno immortalato lo sgomento della diretta interessata, che lo ha ribadito al Corriere della Sera dopo il terremoto esploso intorno alla rottura: “Ho pensato che fosse uno scherzo. Sulle prime frasi ho pure immaginato che fosse tutto preparato, ma in ben altro senso. Ma poi, più andava avanti, più ero impietrita. Ferma ad ascoltare, di sasso, perché scioccata per quel che stava dicendo, lì davanti a tutti. Non penso che ad alcuno sia mai successa una cosa del genere“. Ed effettivamente non ci sono molti precedenti, almeno a guardare la realtà oltre i teleschermi.



Cristina Seymandi si è detta “basita” e “senza parole” per quanto accaduto: “‘Ti lascio la libertà’, ha detto: una frase aberrante. Insomma, quel discorso è stato un gesto violento“. A quel momento imbarazzante e devastante avrebbe fatto seguito uno strascico di “commenti allucinanti sui social” da parte di leoni da tastiera pronti a sentenziare su ogni cosa, un’aggravante, secondo Seymandi, che rende ancora più amaro un finale tanto inaspettato quanto per lei sconvolgente e, per certi versi, ancora incomprensibile: “Lui ha preferito buttare tutto in piazza, provocando tanto dolore a tutti, e non capisco il perché. Non mi sembrava in lui, come fosse stato manovrato”.