Cristina Zatti, chi è la moglie di Sergio Caputo: il riservato rapporto di coppia

Sergio Caputo è oggi pomeriggio ospite di Caterina Balivo a La volta buona, in onda su Rai 1. Al suo fianco da ormai diversi anni c’è la moglie Cristina Zatti, bresciana, che ha sposato in seconde nozze. Il cantautore, infatti, ha avuto una prima moglie con la quale si trasferì a San Francisco nel 2000, per poi divorziare dodici anni dopo: ora invece vive in Francia con la sua attuale moglie, dalla quale ha avuto 3 figli. Di lei non si conoscono molte informazioni, essendo probabilmente lontana dal mondo dello spettacolo.



Anche il cantautore è piuttosto riservato e, forse anche per questo, non si conoscono molti dettagli della moglie Cristina Zatti e della loro storia d’amore. “Io sono molto schivo come persona ma quando scendo dal palco mi piace restare nell’anonimato, vivo meglio dove so di essere libero”, aveva raccontato Caputo in un’intervista a Dedicato nel 2021, nel corso della quale aveva anche parlato del rapporto con i suoi figli: “Meraviglioso. Stiamo sempre insieme. Sono molto belli. Sulla moglie, invece, aveva ammesso: Siamo molto uniti, molto legati. Lei sa veramente tutto, lei è la ‘Caputologa’ e mi corregge”.

Sergio Caputo, il primo incontro con la moglie Cristina Zatti: “Da quel giorno…

Ma come si sono conosciuti Sergio Caputo e la moglie Cristina Zatti? A raccontarlo è stato lo stesso cantautore in una recente intervista rilasciata all’AdnKronos: “La mia musica è diventata intergenerazionale, è passata dai padri ai figli, ma anche dai fratelli maggiori alle sorelle minori, tanto che io ho sposato la sorella minore di un mio fan“. La coppia si conobbe grazie ad uno scambio di mail negli anni in cui il cantante soggiornava in America: “Mi consigliò di correggere una parola francese che avevo pubblicato online sbagliata“.

Il primo incontro avvenne poi nel dietro le quinte di un concerto sul Lago Maggiore sotto il diluvio: “Da quel giorno non ci siamo più lasciati. Io non credo che le coppie meglio riuscite siano quelle complementari: noi siamo uguali e stiamo benissimo insieme“.