Il caso di Cristofer Oliva, lo studente napoletano scomparso nel 2009, è stato riaperto. Gli occhi, come riportato da Il Mattino, sono puntati su quelli che allora erano i suoi amici. In particolare, Fabio Furlan, è accusato di essere il suo assassino. Per ben due volte era stato condannato ma le sentenze cassate dalla Suprema Corte. Adesso un nuovo giudizio di secondo grado. Le accuse sono di omicidio e occultamento di cadavere.
I giudici del Tribunale intendono ascoltare anche Karim Sadeh, il diciassettenne che ai tempi venne arrestato e successivamente assolto in via definitiva, e altri due amici del gruppo, Agostino Di Lorenzo e Massimo Venturino. L’obiettivo è quello di trovare nuovi spunti e testimonianze, anche se i fatti fanno riferimento a un passato remoto. Un prezioso aiuto in tal senso verrà fornito anche da Lorenzo Stabile, poliziotto del commissariato di Scampia che si è occupato del giallo fin dai primi istanti.
Cristofer Oliva, scomparso nel 2009: in aula tornerà il presunto assassino Fabio Furlan
Il nuovo processo sulla scomparsa di Cristofer Oliva si concentrerà proprio sulla figura di Fabio Furlan, che è libero da tempo e ha vissuto fuori dall’Italia. Il giovane, assistito dagli avvocati Luigi Petrillo e Dario Vannetiello, è accusato di avere ucciso lo studente napoletano nel 2009. La vittima, secondo le ricostruzioni, aveva una agenda in cui aveva appuntato la volontà di fare del male all’amico, il quale avrebbe deciso di anticiparlo, organizzandogli una trappola. Secondo quanto trapelato dal gruppetto di amici dei misteri, aveva anche scavato una fossa per nascondere il cadavere.
Quel 17 novembre Fabio Furlan avrebbe preso appuntamento con Cristofer Oliva utilizzando un telefono pubblico. È un giallo ciò che è accaduto in quell’incontro durato circa mezz’ora, al termine del quale il presunto assassino ha incontrato gli altri amici, i quali adesso sono chiamati nuovamente a ricostruire in Tribunale la vicenda.