Nel disegno di legge della Commissione sul femminicidio presentato in Senato dal Partito Democratico, emerge che una critica nei confronti della moglie potrebbe essere un reato in quanto classificato come violenza di genere. A sottolinearlo sono i colleghi dell’edizione online del quotidiano IlGiornale.it, che ricordano che la proposta dovrebbe essere approvata entro martedì prossimo, e dopo di che non potrà più essere modificata: potrà essere infatti essere solamente votata in Aula ma non modificata. La prima firmataria della legge è Valeria Valente, senatrice dei Democratici e Presidente della Commissione d’inchiesta sul Femminicidio, che stando a quanto scrive Il Giornale, “Sembra volere, con questo disegno di Legge, entrare nelle abitazioni dei cittadini e decidere riguardo i comportamenti tenuti dal marito in casa e il suo stile di vita, più che a episodi di violenza veri e propri”.
DISEGNO DI LEGGE PD CONTRO IL FEMMINICIDIO: LE DOMANDE PARTICOLARI DELL’ISTAT…
Nel progetto legislativo viene posta grande attenzione sulle informazioni e i dati, e a riguardo, nell’articolo tre, si legge che ogni 3 anni l’Istat “dovrà realizzare un’indagine campionaria interamente dedicata alla violenza contro le donne che produca stime anche sulla parte sommersa dei diversi tipi di violenza, ossia fisica, sessuale, psicologica, economica e stalking, fino al livello regionale”. L’Istituto di statistica italiana dovrà quindi accertare i nuovi casi in funzione di nuovi provvedimenti, e per farlo verranno posti diversi quesiti alle donne, come ad esempio se un uomo l’abbia minacciata o preteso con forza un rapporto sessuale. Ma fra le tante domande, e qui ci riallacciamo alla “denuncia” iniziale, verrà anche chiesto alla donna se il proprio marito si arrabbia con lei se dovesse parlare con un altro, e se la critica per il trucco o parrucco, nonché per le sue capacità in cucina e via discorrendo. “Se l’intervistata risponde – scrive ancora IlGiornale.it – iniziano i guai per l’uomo, che diventa a questo punto un violento per legge”. Il quotidiano sottolinea che anche ignorare la propria donna mentre parla potrebbe essere rischioso…