Vandali al momento ignoti hanno rubato una croce di ferro che si trovava su una roccia nei pressi del monastero dei Benedettini a Tabgha, in Israele, sul mar di Galilea, le cui acque sono associate al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Una notizia riportata da Terrasanta.net e da Avvenire, con annessa dichiarazione di Wadie Abunassar, rappresentate dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa: “Siamo stati informati che la polizia intervenuta sul posto ha avviato un’inchiesta. Ci sono sospetti che gli autori abbiano commesso l’atto entrando di soppiatto nella proprietà del monastero dal lago, intendendo portare via la croce e nasconderla”.
Abunassar ha quindi sottolineato una ferma condanna nei confronti di un atto “odioso”, che sembra “commesso da gente che odia la croce. Facciamo appello alla polizia ad indagare seriamente e consegnare i responsabili alla giustizia”. Peraltro, Tabgha non è nuova a diventare, suo malgrado, teatro di gesti che possano essere riconducibili a un odio nei confronti del Cristianesimo: il 18 giugno 2015, infatti, la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci venne data alle fiamme, con gravi danni riscontrati nell’edificio, la cui proprietà è dei Benedettini tedeschi dell’abbazia della Dormizione di Gerusalemme.
RUBANO CROCE VICINO A UN MONASTERO: TABGHA NEL MIRINO DEGLI ANTI-CRISTIANI?
In quella circostanza ricordata da “Terra Santa”, sui muri vennero rinvenute scritte in ebraico che denunciavano “il culto di idoli”. Seguì, inevitabilmente, una copiosa attività d’indagine, che condusse all’arresto di due ragazzi ebrei connessi al movimento di coloni ultranazionalisti, noti con l’appellativo di “I giovani delle colline”, operativo da otto anni a questa parte e con connotati decisamente anticristiani.
Come ricorda il portale, in quell’occasione i soggetti coinvolti furono Yinon Reuveni (allora di 20 anni di età) e Yehuda Asraf (19 anni). Il processo a loro carico si è concluso ormai quattro anni orsono, ergo nel 2017, con Reuveni che è stato dichiarato colpevole, mentre Asraf, accusato di complicità, è stato assolto. Ora, un nuovo, triste episodio che coinvolge una croce, emblema della cristianità in tutto il mondo, e la città di Tabgha.