La fase di lateralizzazione compresa tra i 26000 e i 30000 euro che il Bitcoin ha mantenuto per tutto il mese di maggio ed i primi giorni di giugno deve essere assolutamente terminata. Nella giornata di oggi infatti il Bitcoin ha perso circa €3000 nel giro di poche ore e promette di arrivare a toccare abissi mai toccati prima o forse no.



E mentre stanno impazzando articoli su tutti i giornali perché il Bitcoin promette ancora di fare i morti (finanziari, s’intende) c’era chi aspettava questo momento da tanto, tanto tempo. Della ciclicità di Bitcoin si stupiscono soltanto i neofiti, perché di crolli così è anche peggiori ne abbiamo visti nella sua storia ripetersi almeno cinque volte.



La particolarità di questa criptovaluta è quella di rinascere sempre da se stessa, dalle proprie ceneri e di ricominciare nuovamente un ciclo non appena abbia toccato gli abissi più profondi in cui possa giungere dal precipizio da cui è capitolata.

Crollo del Bitcoin: corsi e ricorsi storico finanziari

La flessione di $4000 in un solo giorno tuttavia non è una questione legata soltanto acquisto 13 giugno nero. I maggiori quotidiani titolavano “Bitcoin, crollo del 40%”, ed era soltanto il 22 dicembre 2017, ben 5 anni fa. La criptovaluta era arrivata a 20 mila dollari per poi avere una flessione del 40% che la portò a rimbalzare prima su 15800 dollari e poi sui dodicimila dollari. Ma il crollo che si ebbe a partire dal 9 gennaio fu storico e il Bitcoin tornò nuovamente ai livelli di molti anni prima, cioè a 4400 dollari per poi ripartire. Si sapeva benissimo che per poter recuperare quanto aveva perso ci sarebbero voluti almeno due anni e mezzo e così fu. Si sapeva perfino che il Bitcoin aveva una potenzialità molto alta, chi dice 100.000 che 1000000 ma non è dato saperlo. Di sicuro il Bitcoin barra sempre tanto e forse verrà sempre di più. Con le nuove regolamentazioni e con l’entrata degli investitori istituzionali nel Bitcoin infatti i tempi del Bitcoin si allargano, sia per quanto riguarda le risalite che per quanto riguarda le discese, che prima erano forti e violente, adesso invece si strutturano nel tempo. Tuttavia il Bitcoin ha un halving di 4 anni e per questo gode di una stagionalità che ormai fa scuola.



Il Bitcoin ha un alving di 4 anni: il primo alving è stato nel 2012 e l’anno dopo nel 2013 si formò una mega bolla speculativa conclusa a dicembre Il secondo alving è stato nel 2016 e l’anno dopo nel 2017 si formò una mega bolla speculativa terminata a dicembre, il terzo anno è stato l’anno scorso e già quest’anno a inizio anno si è formata una mini bolla sul prezzo di Bitcoin che già scoppiata. Tuttavia anche l’analisi tecnica dava il Bitcoin come potenziale asset ribassista che avrebbe toccato prima un range che andava da 22 mila ed i 24000 euro e poi un secondo range che avrebbe portato la criptovaluta a €16000 e un terzo che avrebbe portato la criptovaluta a toccare i €12000. Analisti già due anni fa prevedevano che il Bitcoin difficilmente sarebbe diminuito al di sotto di quella cifra. Ma se è vero questo, è altrettanto vero che il Bitcoin non potrà mai più diminuire ed ha dinanzi a sé soltanto potenzialità di crescita: molte infatti sono le persone che hanno deciso di investire nel Bitcoin, ma in questa fase sono altrettante le persone e le aziende che hanno deciso di smettere di minare la valuta.

Crollo del Bitcoin: le cause dietro a questo crollo (che è solo all’inizio)

Il Bitcoin da gennaio scorso ha perso oltre il 7%, e, più In generale, da quando ha toccato i 68000 dollari sembra non essersi più ripreso. In effetti la scalata verso quella cifre stata velocissima, e si sapeva che non sarebbe rimasto li a lungo, ma avrebbe continuato una discesa che poteva durare anche molti mesi e infatti la discesa di Bitcoin questa volta è stata più lunga e sofferta delle precedenti, e soltanto questo che differenzia il crollo del 2022 da quello del 2017. Nel 2017 numerosi crolli anche rapidi hanno portato la criptovaluta ad avere delle oscillazioni fuori dal comune.

Come si sa però quando crolla un titolo o una valuta all’interno del mercato Forex oppure del mercato delle criptovalute, a regnare sovrano spesso è il panico. Si tratta infatti di panic sell, uno dei due grandi errori che un trader possa commettere. L’altro infatti è l’avidità. Avidità e paura, paura e avidità. Sono concetti non comuni per l’investitore retail che entra nel mercato del Bitcoin, in questo mercato l’investitore retail regna ancora sovrano. Questo è il motivo per cui al festival dell’economia di Torino c’è chi ha proposto di regolamentare il bitcoin anche per gli utenti retail che rischiavano di entrare in una giungla.

Crollo del Bitcoin: il caro energia e i conflitti nel mondo

I disordini civili hanno messo off-line quasi un quinto dei minatori di Bitcoin nel mondo numero di gruppi di minerali che siano trasferiti nei paesi dell’Asia centrale dopo una repressione statale in Cina l’anno scorso ora si trovano nuovamente fuori combattimento come sappiamo tutti i Bitcoin si basa sul computer come minatori che risolvono il problema sta consumando grandi quantità di elettricità nel processo ma senza la connessione internet funzionante il processo è impossibile. La Cina era una volta la potenza mondiale dell’ estrazione di Bitcoin mercato del 75,5% , ma le restrizioni del governo nel maggio dello scorso anno hanno causato il trasferimento dell’intero settore è la ricerca di stati più amichevoli con energia dammi i prezzi del carburante in Kazakistan disordini civili che hanno comportato violenti scontri tra manifestanti e forze di sicurezza secondo quanto riferito il 6 gennaio il di bloccare l’accesso a internet senza la connessione internet

Secondo btc.com la potenza di calcolo per l’estrazione di Bitcoin è diminuita dal 4 gennaio del 14%. Altre stime invece danno un crollo che va dal 12 al 16%. Quello che è certo in conclusioni è che:
– Nonostante il crollo, il bitcoin mantiene un buon potenziale di crescita fino al 2040 e oltre.
– Con il rincaro mondiale dei prezzi energetici, il crollo che era già atteso, si sarebbe necessariamente verificato in maniera anche più violenta, per cui ci aspettiamo una prosecuzione del crollo anche fino al 75% rispetto ai massimi storici.
– Al momento non è il caso di entrare all’interno del mercato, ma quando il tutto si sarà assestato, comprare coi saldi si è sempre rivelata una strategia redditizia (per chi sa aspettare). Naturalmente non è un consiglio finanziario, ma un’analisi dei crolli storici di questa criptovaluta che finisce sempre ciclicamente per riconfermare sè stessa.