Crollo Scampia, quali sono state le cause della tragedia? Sono in corso le indagini per ricostruire le dinamiche che hanno portato all’improvviso cedimento del ballatoio della Vela Celeste, che ha provocato 2 morti e 13 feriti. Secondo le prime ipotesi, confermate anche dalle testimonianze dei residenti molte responsabilità sarebbero da attribuire alla mancata manutenzione, controlli mai avvenuti nonostante le segnalazioni di tremori e vibrazioni, ma sono anche sotto inchiesta le procedure di ristrutturazione che erano state avviate da poco. Come stabilito dal Pm Manuela Persico, i reati al momento attribuibili sono: disastro, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e crollo.



Molte accuse però sono ricadute anche sull’abusivismo e sui lavori effettuati dagli occupanti senza avere titoli e diritti, spesso abbattendo muri o costruendo passerelle. Una situazione che molti avevano da tempo denunciato ma per la quale il Comune non è mai intervenuto. Ovviamente le indagini si concentreranno anche nello stabilire se quella sera, il crollo possa essere stato provocato anche a causa di un peso eccessivo, dato che, in seguito alla lite scoppiata tra due famiglie e agli schiamazzi, decine di persone sono poi intervenute per capire cosa fosse successo.



Crollo Scampia, la dinamica e le ipotesi sulle cause

Il crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia è stato provocato da cedimenti che potevano essere evitati con una manutenzione periodica e maggiori controlli? Probabilmente, stando alle accuse dei residenti molte delle responsabilità potrebbero essere attribuite ai lavori di ristrutturazione finanziati dal Pnnr, da poco iniziati sulla struttura, che era l’unica destinata a restare in piedi nel quartiere. La procura sta effettuando indagini sulle procedure, anche se i tecnici del Comune di Napoli hanno già affermato che non era stato fatto ancora nessun intervento che potesse avere un impatto così importante.



Tuttavia dall’inchiesta iniziano ad emergere altri dubbi,  principalmente sul perchè il cantiere non abbia iniziato a sanare le strutture che evidentemente non risultavano stabili, viste anche le segnalazioni degli inquilini in merito ai frequenti distacchi, specialmente ai piani alti. Le paure infatti, come ha spiegato una residente, ora sfollata, all’Ansa, erano iniziate già lo scorso aprile: “Il Comune ha solo tappato i buchi e tolto i pezzi di marmo caduti, ma sentivamo vibrazioni da quando è cominciata la manutenzione“.