Due milioni, no due milioni e mezzo. Tutti al Circo Massimo e finalmente Veltroni gongola.
Facciamo qualche passo indietro.

L’avevo già scritto tempo fa, il leader del PD nella sua storia politica nazionale ha fatto solo buchi nell’acqua, prima coniando anni fa lo slogan americano I care, poi perdendo le elezioni maccheronizzando il We Can di Obama. In questo anno di opposizione lui ed il suo partito hanno dormito, anzi al proprio interno sono apparsi divisi.



Il Berlusca pronti via ha tolto l’Ici e  ha fatto piazza pulita a Napoli, e l’attapirato Walterone, in vacanza a Sabaudia, ascoltando una vecchia canzone già usata dall’Ulivo che dice  “Alzati che si sta alzando la canzone popolare se c’e’ qualcosa da dire ancora, se c’e’ qualcosa da fare…” si è svegliato ed ha convocato  i suoi uomini fidati chiedendo di organizzare una manifestazione di massa.



La macchina parte già ad agosto. I suo collaboratori gli fanno togliere per un giorno il costume da bagno per una conferenza stampa in cui annunciare la nascita della tv del partito, sempre in stile americano con il nome YouDem tv.
A settembre riesplode la grana Alitalia ed il governo entra come parte attiva  nelle trattative e prende le prime pagine dei media. 
Walterone nel frattempo ha già annunziato una manifestazione democratica di massa per a suo dire “salvare l’Italia” per la fine di ottobre.
Scoppia la crisi economica ed il Berlusca un giorno si e uno no è in televisione. Aggiungiamoci  il decreto Gelmini ed è fatta l’equazione: ci sono tutti gli ingredienti per riempire la piazza.
Ma Walterone vuol fare le cose in grande, come il suo idolo Obama, e sceglie il luogo: il Circo Massimo. Vuole milioni di bandiere del PD con i colori bianco rosso e verde. Vuole che si canti anche l’inno d’Italia. Ha in mente la festa tenutasi nello stesso luogo per la  Nazionale di calcio vittoriosa al mondiale.
Esce il manifesto dell’adunata: una foto gigante di persone che manifestano, peccato che siano pellegrini con tanto di suore e preti in piazza San Pietro. Un errore si è giustificato il responsabile della comunicazione PD. Io avanzo che sia stata una furbata, sennò del manifesto non ne avrebbe parlato nessuno.



Il nostro intanto continua a lamentarsi che i componenti del governo sono sempre in tv in barba alla par-codicio. Qualcuno (il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi) gli manda a dire di usare YouDem tv che nel frattempo ha iniziato le trasmissioni sulla piattaforma di Sky e sul web.
Il direttore Rai, Cappon, invia una circolare che intima di non invitare i politici in trasmissioni di intrattenimento. Essendo  YouDem tv praticamente invisibile, nell’ultima settimana Walterone in completo grigio, camicia botton-down e cravatta invade la Rai e La 7  con la sua presenza , prima dal suo amico buonista Fabio Fazio (ma Che tempo che fa  non è una trasmissione d’intrattenimento?), poi dal cattivo Santoro ad AnnoZero, e dalla bella Gruber a 8 e mezzo. Per non parlare dei tg e di Radio Rai. Chiaramente spesso da solo ed unicamente con  monologhi.
E arriva il fatidico giorno e la tv è presente con la diretta: La 7, Sky, Rai news 24, Repubblica tv e chiaramente YouDem tv.

Un trionfo per il leader PD che in stile Obama ha parlato da un palchetto in mezzo alla folla e non dal palco principale dove c’erano i suoi amici (e nemici) di partito. Si presenta osannato in botton-down slacciata senza cravatta, informale, e parla a braccio per quasi un’ora. Un gran condottiero interrotto diverse volte dagli applausi. Debbo dire che è stato bravo, ha tenuto bene la scena, da unico protagonista. Un segnale forte per i suoi nemici interni: il leader è lui. Ha colpito con gufate Berlusconi ed il suo governo, ma non voglio entrare nel contenuto dell’intervento, faccio presente un paio di cosette. Mi ha scosso la frase “Quando saremo al governo…” ripetuta due o tre volte tra gli applausi. A queste parole mi son detto che questa era la chiusura della campagna elettorale e che il giorno dopo si andava a votare. E se ci pensate tutta la macchina da guerra del PD con Walterone in testa ha lavorato come se fosse nell’ultima settimana che precede le elezioni. Forse anche questa volta si è sbagliato, le elezioni ci saranno, ma negli Stati Uniti e lui non è Obama ma Veltroni.

Ultima cosa, il Fratelli d’Italia l’ha fatto veramente cantare, e lì mi sembrava di essere alla festa per Lippi e compagni, non ad un comizio di compagni veri, non pretendevo Bandiera rossa, ma almeno Bella ciao
Ho aperto l’articolo con: due milioni e mezzo, l’affluenza secondo il PD. Chiudo l’articolo dicendo adesso che per la questura ed  il Partito delle Libertà erano in trecentomila (al Circo Massimo più di quelli non ci stanno). Il lupo perde il pelo (rosso e non grigio) ma non il vizio.