«L’iniziativa del banco alimentare assume un significato particolare nell’attuale fase di crisi dei mercati internazionali. È un piccolo ma importante segnale di coesione che viene dalla società civile nel momento in cui una parte del Paese teme la prospettiva dell’impoverimento».
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, presenta così a Montecitorio la Giornata nazionale della colletta alimentare che si terrà sabato nei supermercati in tutta Italia.
Accanto al presidente della Camera anche monsignor Mauro Inzoli, presidente della Fondazione Banco alimentare Onlus e Andrea Gibelli, presidente della commissione Attività produttive, commercio e turismo alla Camera.
«Esistono sacche di indigenza in Italia che costituiscono motivo di preoccupazione per tutti. Come emerge anche dall’ultimo rapporto dell’Eurispes ci sono non meno di 2 milioni di famiglie povere. Spetta alle istituzioni l’opera di sostegno alle fasce meno abbienti della popolazione, come pure spetta alle istituzioni il compito di rimettere in movimento il motore dello sviluppo e della crescita».
Ma, aggiunge Fini, «penso che occorra promuovere le iniziative della società civile in una logica di sussidiarietà che valorizzi le grandi risorse morali presenti nel paese, di cui la colletta offre una banco alimentare».
Il presidente della Camera sottolinea che «esiste un paese della solidarietà e della generosità che accanto all’Italia dell’egoismo, dell’edonismo e dell’indifferenza è capace di concreti gesti di solidarietà».
Sabato 100 mila volontari si troveranno nei punti di raccolta disposti in 7.600 supermercati. Qua inviteranno i cittadini a donare una parte della loro spesa a favore di chi ne ha bisogno.
«È altrettanto bello e impressionante – dice – sapere che nel corso del 2007 oltre 5 milioni di italiani hanno donato più di 8.900 tonnellate di cibo per un valore economico di circa 26 milioni e 300 mila euro».
Monsignor Inzoli ha invitato tutti a partecipare a questa edizione della Colletta alimentare: «Milioni di italiani – ha detto – in un solo giorno compiono un gesto che è il più concreto: quello di condividere la propria spesa con chi ne ha più bisogno. È come accendere un accendino nel buio. Una forma di vita e di carità che permette a ciascuno di essere di più se stesso, più buono».