Lisbona, 8 dicembre 2008. In occasione delle festività l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha lanciato un nuovo allarme: benché l’alcol rappresenti la sostanza più pericolosa per chi si mette alla guida, le ricerche evidenziano il costante aumento sulle strade europee di guidatori in stato di alterazione dovuta all’uso di droghe e psicofarmaci. E ciò può avere effetti devastanti, come mostra l’Osservatorio nel report “Droghe, riduzione della capacità di guida e incidenti stradali” (disponibile qui). Basato sui risultati di studi sperimentali (simulazioni di guida sotto l’effetto di sostanze) e di studi epidemiologici (prevalenza delle droghe riscontrate, origine del rischio di incidenti, analisi delle responsabilità), il report sostiene che l’uso cronico di qualsiasi stupefacente determina riduzione delle capacità cognitive e psicomotorie con diminuzione delle prestazioni del guidatore, “anche qualora il soggetto non sia più sotto l’effetto degli stupefacenti”.



Ma quali sono le droghe maggiormente riscontrate dai test effettuati sui guidatori? Tra le droghe analizzate la cannabis è la sostanza psicoattiva più frequentemente rilevata, tanto che l’impatto di questa droga a livello di conseguenze sulla sicurezza stradale viene definito dall’Osservatorio europeo “un serio problema di interesse pubblico e politico che continuerà a porsi all’attenzione anche in futuro”. Secondo i dati presentati infatti la cannabis è, dopo l’alcol, la sostanza stupefacente maggiormente identificata negli incidenti anche mortali: studi recenti dimostrano infatti che essa è stata trovata almeno nel 27,5% dei guidatori morti. Secondo i ricercatori ciò non sarebbe dovuto solo agli effetti acuti che seguono l’immediato utilizzo della cannabis ma anche ai sintomi dell’astinenza che tale droga determina nell’abuso regolare: stanchezza, ansia, agitazione, depressione e sbalzi di umore, disturbi del sonno, facile distraibilità possono infatti inficiare l’attenzione e la vigilanza necessarie ad una guida sicura. La cannabis uccide? Sulla strada lo fa davvero: lo dimostra il ministero della Salute francese che ha lanciato, in favore della vita dei giovani, una vera campagna informativa con poster, volantini e radio spot: “Cannabis et Conduite: Sur la route, le cannabis est une drogue mortelle”. Il messaggio del ministero francese è chiaro e diretto: diminuzione della vigilanza, riflessi rallentati, perdita di controllo dovuti allo spinello raddoppiano il rischio di provocare incidenti mortali tanto che, fino ad ora, la cannabis ha causato sulle strade francesi la morte di 230 persone giovani all’anno. Anche in Svizzera, già dal 2004, il Consiglio della sicurezza stradale ha lanciato, con tanto di manuali didattici per le scuole, la campagna “La verità sugli spinelli e la guida”: non è un caso del resto se, nel referendum di poche settimane fa, il popolo elvetico con grande responsabilità ha detto no alla depenalizzazione della cannabis.



Intanto però nel nostro Paese gli autobus pubblici guidati da autisti drogati uccidono persone che scendono dall’auto dopo aver parcheggiato, giovani di 20 anni (sulle cui auto si trova talvolta hashish) travolgono 28 persone, e pulman scolastici si ribaltano uccidendo bambini perché l’autista aveva fumato uno spinello. Auguriamoci allora che il monito dell’Osservatorio europeo venga recepito e diffuso ampiamente anche in Italia per un periodo di festività più sereno: se i giovani rimarranno lontani dalle droghe durante le vacanze natalizie almeno per una volta le cronache dei giornali saranno meno drammatiche.