Si chiariscono sempre di più i dettagli inquietanti della tragedia che ha provocato almeno 11 morti e due dispersi sul K2: mentre l’alpinista valtellinese Marco Confortola, anche se stanco e con un principio di congelamento, raggiunge il campo base, il capospedizione olandese Wilco Van Rooijen denuncia gravi “errori umani” nell’incidente avvenuto venerdì a 8mila metri d’altezza.
Van Rooijen afferma che quando la spedizione giunse al campo 4 tutto era perfettamente sotto controllo, poi sarebbe accaduto l’errore. Alcuni alpinisti che aprivano la spedizione hanno “sbagliato a collocare le corde”, fissandone alcune anche sul famigerato ‘collo di bottiglia’. “Eravamo stupefatti, dovevano andare via di lì ma per farlo ci sarebbero volute molte, molte ore. Alcuni hanno deciso di lasciar perdere e tornare indietro, non si fidavano affatto”.



Van Rooijen e il collega Cas Van de Gevel sono ora al sicuro. Le squadre di soccorso pachistane sono riuscite a portarli al campo base, ha dichiarato all’Afp il capitano Azimullah Beg, dal campo a 5.200 metri d’altitudine. “Sono stati trasportati questa mattina in elicottero dal campo base in ospedale e attualmente stanno curando gravi congelamenti”, ha aggiunto.
Confortola con i portatori e l’alpinista americano ha nel frattempo raggiunto il campo 1, a 5.900 metri d’altezza, da dove domani sarà portato all’ospedale di Skardu, per valutare la gravità dei congelamenti a mani e piedi. Domattina alle 6, inizieranno a scendere verso il campo avanzato, dove l`elicottero, tempo permettendo, salirà ad effettuare il recupero dell`alpinista valtellinese.



Intanto il bilancio è quasi definitivo: a trovare la morte sul K2 durante l’incidente di venerdì sono state 11 persone. Secondo le ultime notizie arrivate dalla spedizione americana di Nick Rice, si tratta del serbo Diran, caduto dal Collo di Bottiglia durante la salita, e il pakistano Jehan Baig che è precipitato tentando di salvarlo. Morto anche il portatore Mehrban Karim, caduto durante la discesa dopo il decesso del francese Hugues D`Aubarede. La morte di quest’ultimo, confermata oggi, sarebbe avvenuta sul traverso, dopo la caduta del seracco. Nel crollo di neve sarebbero morti il norvegese Rolf Bae, tre coreani: Park Kyeong hyo, Kim Hyokyeong e Hwang Dong Jin; e due nepalesi: Jumich Bhote e Pasang Bhote. L`irlandese Gerard McDonell è morto ieri sul collo di bottiglia. E’ rimasto bloccato lassù mentre tentava di aiutare le persone ferite a scendere.



Dopo l’Everest (8.848 metri), il K2 è la vetta più alta al mondo con i suoi 8.611 metri ma è più difficile da scalare. L’incidente avvenuto venerdì è il peggiore nella storia dell’ascensione alla cima. Nel 1995 sette alpinisti erano stati travolti da una valanga durante la discesa del K2. Nel 1986, 13 persone sono morte sulle pendici del monte, nel corso di diverse spedizioni.