Inizia il tanto annunciato autunno caldo nelle scuole: le maestre di alcuni istituti si sono presentate in classe per l’inizio dell’anno scolastico con il lutto al braccio contro la riforma annunciata dal ministro Gelmini. A Firenze le insegnanti della scuola pubblica materna Andrea del Sarto, la scuola dell’infanzia Giotto e la scuola primaria Capponi hanno accolto i bambini completamente vestite a lutto. Le maestre hanno atteso gli studenti davanti ai plessi scolastici, fuori dal portone, con uno striscione: «No ai tagli, no al maestro unico». Proteste anche a Roma, dove iniziative simili sono state organizzate in settanta scuole, tra cui la scuola elementare Iqbal Masih e la scuola del Casilino.



Immediata la reazione del ministro dell’Istruzione: «È vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche. Per tutti i bambini – afferma la Gelmini – il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non certo un’occasione per terrorizzarli». «Sembra – afferma – non conoscere limite, invece, l’opera di disinformazione e allarmismo messa in piedi da chi difende lo status quo di una scuola che per come è strutturata oggi non può avere un futuro. La scuola – conclude il ministro – non può essere utilizzata come un luogo di battaglie politiche».



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