E’ monsignor Mariano Crociata il nuovo segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Lo ha nominato oggi il Papa, sulla base di una terna proposta dalla Cei, che però ha vivamente caldeggiato la nomina di Crociata. Il nuovo segretario sostituisce monsignor Giuseppe Betori, nominato recentemente alla guida della diocesi di Firenze.
Crociata è attualmente vescovo di Noto, incarico che ha assunto appena l’anno scorso e che dovrà già lasciare. 55 anni, teologo, studioso dell’Islam, esperto di dialogo interreligioso, alla fine la scelta del ‘parlamentino’ della Cei, del cardinale Bagnasco e del Papa infine, è caduta su un vescovo del Sud, un ‘outsider’ i cui consensi sono cresciuti proprio negli ultimi giorni. Crociata è nato a Castelvetrano (Trapani), ha studiato nel seminario vescovile di Mazara del Vallo e ha conseguito la maturità classica presso il Liceo statale. È stato alunno dell’Almo Collegio Capranica e ha frequentato i corsi di filosofia e di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma conseguendo il dottorato in Teologia con la pubblicazione della tesi: ‘Umanesimo e teologia in Agostino Steuco’. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1979. Tra gli incarichi ricoperti, oltre a quello di parroco a Marinella di Selinunte dal 1985 al 1989 e poi di arciprete-parroco della chiesa madre di Marsala fino al 2003, quello di direttore dell’ufficio catechistico di Mazara dal 1983 al 1986 e di assistente diocesano dell’Azione cattolica. Inoltre è stato membro della commissione centrale nel Sinodo diocesano della Chiesa mazarese, del direttivo nel consiglio presbiterale diocesano e del consiglio dei consultori. Docente di teologia fondamentale alla Pontificia facoltà teologica di Sicilia e direttore del dipartimento di teologia delle religioni presso la stessa facoltà, monsignor Crociata ha pubblicato diversi manuali di teologia, e ha insegnato teologia fondamentale e cristologia all’Istituto di scienze religiose di Mazara del Vallo. E’ anche autore di diversi articoli sul dialogo interreligioso e di varie pubblicazioni di carattere teologico. Dal 2003 è stato vicario generale della diocesi mazarese.