Si presentano con un bello striscione. «Unificare le lotte per non pagare la crisi». Fantastico. Che significa? Quali lotte? Di chi? Domande legittime considerando il mezzo flop che lo sciopero sta ottenendo in queste ore. Cominciando da Milano e Torino, dove, nel primo caso, non c’è stata la benché minima pausa negli esercizi dei mezzi pubblici sia sotterranei sia di superficie, mentre nel secondo si sono verificati lievi disagi al traffico e niente più. Ma che avranno voluto dimostrare questi Cobas? Per capirlo occorre finire a Roma dove il corteo ha avuto inizio questa mattina alle ore 10 partendo da piazza delle Repubblica.
Là diverse sigle sindacali, Cobas, Rdb e Sdl, hanno formato un comizio, poi un corteo e infine formeranno un altro comizio. Infatti la “marcia” prevede una partenza da piazza Repubblica, un giro per le vie del centro e l’arrivo a piazza San Giovanni. I maggiori attivisti dello sciopero sembrano essere però non i lavoratori del trasporto pubblico, ma gli insegnanti, gli operatori sanitari e i lavoratori delle aziende private. L’obiettivo della manifestazione è quello di sollecitare il governo a organizzare interventi di contrasto alla crisi economica cominciando dalla cessazione dei licenziamenti fino all’introduzione di un reddito minimo garantito.