Sono circa 500 gli sfollati del messinese che stanno lasciando le abitazioni per alloggiare negli alberghi della città. Già nella notte trecento persone sono state portate negli alloggi temporanei dagli autobus dell’Esercito. L’esodo è andato avanti per tutta la giornata, anche sotto la pioggia. Anche chi non ha avuto danni alla casa deve abbandonarla, perché a Giampilieri mancano acqua, luce, gas. Tutti dovranno lasciare le abitazioni: sia il sindaco di Messina, che ha la giurisdizione sui villaggi di Giampilieri e Briga, sia quello di Scaletta Superiore, hanno firmato l’ordine di evacuazione, a partire da oggi.
Dove non possono girare automezzi, perché la marea di fango ha invaso le strade, si va a piedi, sulla spiaggia o lungo la ferrovia Messina-Catania. A Molino e Antolia la popolazione è stata evacuata con l’elicottero.
Intanto le vittime accertate sono salite a 22, dopo il ritrovamento del corpo di una donna a Giampilieri nella mattinata di sabato, di un uomo a Scaletta Zancle nel pomeriggio e di un ragazzo in serata ancora a Giampilieri. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che è arrivato in mattinata nella base elicotteri a Santa Margherita, ha affermato che ci sono in tutto ancora “fra i 35 e i 40 dispersi”. Il numero, però, è “destinato a diminuire” secondo Bertolaso “perché molte persone potrebbero essersi rifugiate presso amici o avere il cellulare irraggiungibile”.