Cento mezzi pubblici nel centro di Genova a formare un “serpentone”. Lo sciopero degli autisti di pullman, nella città “dei Spinola e dei Doria” come dice il Simon Boccanegra, durerà tutta la giornata causando notevoli disagi alla circolazione anche a causa del “corteo” motorizzato. I dipendenti dell’AMT aderiscono così allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil, Faisa-Cisal con l’adesione di Cub Trasporti. A spingere le sigle sindacali a scendere in piazza per manifestare sono stati i mancati finanziamenti al trasporto pubblico.



La protesta è cominciata in piazza Brignole per poi coinvolgere, attraverso una lunga “processione”, via XX Settembre, De Ferrari, via Roma, piazza Corvetto. Poco dopo le 11.30, il corteo si è sciolto e i vari autobus hanno incominciato a tornare verso le rimesse.

«Siamo al quarto sciopero, abbiamo già fatto due cortei con invasione del consiglio Comunale e Regionale e ora ecco il corteo dei bus – ha affermato il segretario nazionale della Faisa, Andrea Gatto – smetteremo la protesta quando ci saranno date le risorse per stabilizzare il bilancio di Amt e assicurare investimenti per i prossimi anni»; Guido Fassio, segretario regionale di Filt-Cgil, ha aggiunto: «A Genova c’è un problema di trasporto pubblico locale e l’unica cosa che ci dicono è che in Regione hanno i fondi per la cassa integrazione. Ma questa è un’azienda che ha mercato. Per cui dichiareremo un altro sciopero».



 

Una volta terminato il corteo la protesta, sotto forma di sciopero, continuerà per tutta la giornata. Si farà un’eccezione per le fasce orarie che vanno dalle 17.30 alle 20.30. Secondo i dati diffusi dall’AMT di Genova ha aderito alla manifestazione il 99% dei dipendenti. Interrotto anche il servizio della metropolitana di Genova, degli ascensori e delle funicolari che collegano diverse zone del capoluogo ligure

 

 

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