Hanno iniziato il 4 di Novembre il loro sciopero della fame per denunciare la situazione in cui versano i malati di SLA in Italia. Si tratta dei sardi Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra, che sono stati affiancati nella loro battaglia da Claudio Sabelli che da sabato ha deciso anche lui di intraprendere questa forma di protesta. I malati e i loro famigliari denunciano la mancanza di un’assistenza domiciale all’altezza.
Il vice ministro della Salute Ferruccio Fazio ha dato la massima disponibilità a sentire le ragioni degli ammalati.«Sono pronto già da lunedì –aveva fatto sapere – ad incontrare i rappresentanti dei malati per un confronto costruttivo» ha dichiarato Fazio.
Sull’argomento è arrivata anche una nota dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. «Nel pericolo di una tragica spirale di emulazione si corre il rischio di conseguenze gravi e irreversibili sul fisico di alcuni amici già molto provati dalla malattia, rendendo vano il loro gesto coraggioso ma, a nostro parere, inopportuno. Le Istituzioni hanno bisogno di confrontarsi con uomini vivi e non con uomini morti», scrive Aisla che sempre prendere le distanze dall’azione degli ammalati.