L’attentato al presidente Silvio Berlusconi e il clima crescente di violenza che si è innescato ormai a tutti i livelli della società sta provocando una serie di reazioni e provvedimenti a catena. Iniziative che sono volte a “regolare” i toni del confronto.

Il primo “giro di vite” arriva dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, che ha deliberato di convocare i vertici Rai per “aprire un’istruttoria per verificare il rispetto da parte della Rai degli obblighi di obiettività, di equilibrio dell’informazione, di non incitazione alla violenza e di effettiva osservanza del contraddittorio nelle trasmissioni di informazione”.



In particolare, questa iniziativa prende spunto anche dagli autorevoli appelli dei giorni scorsi, da parte del Presidente della Repubblica Napolitano e di Benedetto XVI, affinchè ogni confronto politico e istituzionale avvenga sempre in modo civile e nel pieno rispetto della persona. Un invito alla moderazione dell’Agcom che ha trovato l’adesione e il rilancio anche del presidente



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Della Rai, Luciano Zavoli, che ha chiesto che “che si dica tutto, nel rispetto della verità e della completezza, ma senza cadere in tonalità apocalittiche o nella ‘pratica dell’ammorbidimento, tenendo presente che la politica ha i suoi linguaggi, ma che chi la interpreta non può dimenticare di essere al servizio di tutto il Paese".

 

Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che il neo Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di processi in tv abbia riservato un occhio particolare si alla trasmissione Annozero di Michele Santoro, che ha affrontato le vicissitudini del presidente Berlusconi e i fatti della politica in generale, spesso in modo forse un po’ troppo “vivace”, inasprendo le contrapposizioni tra i due schieramenti con veri e propri processi e condanne, a senso unico, in diretta tv.