«Riportare gli uomini a Dio e Dio agli uomini»: è questo il cuore del messaggio e della preoccupazione di Benedetto XVI, secondo il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, che oggi in un’intervista alla Radio Vaticana ha tracciato un articolato bilancio del quarto anno di pontificato di Ratzinger.
Al papa, che domani compie 82 anni, il suo portavoce augura sopratutto di «continuare a lungo a svolgere questo suo ministero, che è un ministero profondo di aiuto agli uomini e alle donne di oggi per incontrare Dio». «Nonostante gli atteggiamenti critici che bisogna avere verso tanti aspetti negativi della cultura o della mentalità di oggi, in fondo, il messaggio principale che si porta – osserva padre Lombardi – è un messaggio di amore, un messaggio per il bene dell’uomo, della persona umana».
Il direttore della Sala Stampa Vaticana ricorda i viaggi compiuti da Benedetto XVI durante l’anno di pontificato, dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Francia all’Africa, la sua capacità di parlare e di farsi ascoltare da «audience pubblici completamente diversi»; rievoca la crisi scoppiata dopo la revoca della scomunica ai lefebvriani, e la lettera di Benedetto XVI ai vescovi del mondo, «un documento molto personale, intenso, in cui vediamo come egli affronta una situazione di tensione all’interno della Chiesa». Padre Lombardi parla infine del presente e dell’immediato futuro: dal dolore con cui il pontefice ha seguito il terremoto in Abruzzo al prossimo viaggio in Terra Santa, dove Ratzinger si recherà come pellegrino, ma anche per portare «un messaggio di riconciliazione, di pace e di perdono».