Lo sciame sismico, che nella notte tra sabato e domenica aveva dato tregua alle popolazioni de L’Aquila facendo sperare a una lento ritorno alla normalità ieri note è tornato a colpire ripetutamente.

Due forti scosse, una in serata e una in nottata, e soprattutto tre scosse “gemelle” delle prime luci dell’alba tutte di 2.6 di magnitudo Richter e tutte concentrate nel distretto sismico di Velino Sirente hanno invece ricordato agli abruzzesi che – purtroppo – anche se questa volta non sono stati segnalati né vittime né danni evidenti, la terra non ha ancora intenzione di calmarsi.



La prima scossa è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 5,24. L’Ipocentro secondo i misuratori era a 10,9 km di profondità. I comuni entro i 10 Km dall’epicentro sono stati: FOSSA (AQ), OCRE (AQ), POGGIO PICENZE (AQ), ROCCA DI CAMBIO (AQ), ROCCA DI MEZZO (AQ), SAN DEMETRIO NE’ VESTINI (AQ), SANT’EUSANIO FORCONESE (AQ), VILLA SANT’ANGELO (AQ).



La seconda scossa – sempre ripetiamo di magnitudo 2.6 – esattamente un’ora dopo. L’Ipocentro ancora una volta localizzato a poco meno di 11 Km di profondità (10,7) ha interessato i comuni di FOSSA (AQ), OCRE (AQ), ROCCA DI CAMBIO (AQ), ROCCA DI MEZZO (AQ), SANT’EUSANIO FORCONESE (AQ), VILLA SANT’ANGELO (AQ).

Infine, alle 7,32 l’ultima scossa (che è stata la più avvertita) con ipocentro a 8,2 Km di profondità e che ha interessato i seguenti paesi: FAGNANO ALTO (AQ), FOSSA (AQ), OCRE (AQ), POGGIO PICENZE (AQ), ROCCA DI CAMBIO (AQ), ROCCA DI MEZZO (AQ), SAN DEMETRIO NE’ VESTINI (AQ), SANT’EUSANIO FORCONESE (AQ), VILLA SANT’ANGELO (AQ).



Tre scosse identiche a distanza di un’ora l’una dall’altra: lo sciame sismico ancora non si placa.