A due presunti leader in Europa di una rete di supporto logistico di Al Qaida sono stati notificati in carcere mandati d’arresto da agenti della Digos della questura di Bari e dell’antiterrorismo, su disposizione della magistratura barese.

Gli arrestati – secondo l’accusa – fanno parte di una cellula che avrebbe progettato attentati terroristici in Francia e in Inghilterra, e che avrebbe avuto a disposizione armi (soprattutto esplosivi) utili per combattere nelle zone di guerra e per predisporre gli attentati.



Gli arrestati sono l’imam del Belgio Bassam Ayachi, siriano di 63 anni con cittadinanza francese, e Raphael Marcel Frederic Gendron, francese di 34.

Sono indagati, in concorso con almeno una decina di persone arrestate nel dicembre scorso in Francia e Belgio, di associazione con finalità di terrorismo internazionale, addestramento e arruolamento con finalità terroristiche.



Ai due il provvedimento restrittivo, firmato dal gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi, è stato notificato in carcere poiché gli indagati sono detenuti dall’11 novembre 2008 con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo essere stati bloccati nel porto di Bari a bordo di un camper sul quale avevano nascosto immigrati clandestini.

Secondo i pm inquirenti Roberto Rossi e Francesca Romana Pirrelli, che hanno chiesto gli arresti, durante la detenzione Ayachi e Gendron «hanno progettato e organizzato attentati terroristici e azioni di guerriglia continuando quindi nella loro attività associativa».



Le indagini a loro carico si avvalgono dei risultati di rogatorie compiute in Francia e, in parte, in Belgio. Da quest’ultimo Paese era partita una segnalazione di intelligence diretta ai nostri servizi di sicurezza.