Ignazio La Russa ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, ha chiesto che venga avviata un’azione legale per indebito utilizzo del simbolo del Msi da parte dei promotori delle cosiddette ronde nere presentate la scorsa settimana a Milano. La Russa ha quindi preso le distanze dall’iniziativa.

«Quando con il ministro Maroni – ha detto a Padova, a margine di un incontro elettorale – abbiamo pensato che l’iniziativa che la Lega proponeva delle ronde potesse essere accolta con delle modifiche pensavamo proprio a episodi di questo genere. Abbiamo deciso che non bastava che uno dice di fare le ronde ma bisogna che sia scelta dal sindaco, dal prefetto, dal comitato provinciale. Posso immaginare a Milano, come ha già dichiarato il vice sindaco De Corato, che mai quella associazione sarà scelta per fare le ronde». Questo perché, ha spiegato La Russa, «conosciamo benissimo Saya».



Il ministro ha quindi ricordato l’uso indebito da parte dell’associazione di «un simbolo che non gli appartiene, per il quale io ho chiesto alla federazione di Alleanza nazionale di promuovere azione legale per il risarcimento del danno perché il simbolo del Msi appartiene ad An». La Russa ha inoltre ricordato che qualche anno fa salvò l’ex portiere Stefano Tacconi dalle «grinfie, come lui stesso ha detto, di questi signori. Era stato attirato ad aderire a questo strano pseudo-movimento che utilizza un marchio che non può utilizzare».



«Ho ricordato tutto questo – ha concluso La Russa – per far capire la distanza insormontabile tra un’azione tesa a garantire ordine e legalità non solo del Pdl e Lega, ma anche di An quando c’era e anche del vecchio Msi, e iniziative ridicole, macchiettistiche, per non dire pericolose, come questa, da cui noi prendiamo assolutamente le distanze umane e politiche».

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