«Milano d’estate è deserta, non c’è un cane»: questo il luogo comune sulla città intorno a Ferragosto. Per combattere questa tendenza al fuggi fuggi, il Comune da qualche anno cerca di incentivare i cittadini a restare, favorendo gli esercizi che rimangono aperti e le attività anche culturali estive. La mente organizzatrice che si preoccupa di ciò è l’Assessore alle Attività Produttive, Moda Eventi e Design del Comune di Milano, Giovanni Terzi.
Dal sito di Palazzo Marino lancia il suo programma: « Milano aperta ad agosto. Grazie all’impegno e alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, dell’Unione del Commercio e di tutti gli Enti coinvolti, la nostra città potrà rimanere ospitale, accogliente e vivace anche nel mese estivo per eccellenza». E snocciola fieramente dati: 9.359 esercizi pubblici su 32.000 hanno promesso di non chiudere per almeno una settimana nel mese di agosto. L’anno scorso erano solo 4.500. Cosa si è fatto per convincere tanti esercenti a subire la calura? I negozi che resteranno aperti due settimane consecutive avranno incentivi di ristrutturazione, inoltre sono stati promessi buoni lavoro agli studenti che andranno a dare una mano dietro al bancone. L’assessore Terzi ha promesso controlli severissimi contro i furbi, ma dai primi controlli effettuati nella scorsa settimana dalla Polizia Annonaria è risultato che dei 7668 che avevano dichiarato l’apertura, 7565 esercizi lo sono stati effettivamente. Solo 103 negozi hanno bigiato: un buon risultato.
Ma come sapere cosa e aperto e quando? Il comune ha messo a disposizione sul suo sito una guida online, Milano aperta ad agosto 2009, appunto, che mostra i giorni di apertura dei diversi negozi che hanno aderito all’iniziativa. In essa si trovano quattro sezioni:
–Shopping nel quadrilatero della moda, principalmente per turisti e assatanati delle compere.
–Farmacie aperte, con appunto gli esercizi aperti nella città zona per zona, e l’eventuale precisazione “ notturna”. Vi è poi il numero verde Pronto Farm@cia 800.801.185, con lo stesso scopo.
–Acquisti e servizi, che cita dentisti, edicole, negozi di abbigliamento, ristoranti, panettieri (dividendoli per voci ordinate alfabeticamente da “abbigliamento” a “video noleggio e vendita”). Purtroppo non ne riporta i numeri di telefono.
–Pubblica utilità, che utilizza lo stesso criterio di cui sopra per “acqua energia rifiuti urbani” (quindi AMSA etc), poste, sanità, ma anche piscine e centri sportivi. Ad ogni modo, sempre sul sito del Comune, sono reperibili alcuni numeri di pubblica utilità alla voce “Ho bisogno di..”,” numeri utili”.
A ciò si aggiunge la promozione di eventi culturali La bella estate di Milano, e la proposta di Summer School di Fashon, Design, Musica ed altre attività, per attirare i giovani.
Bilancio abbastanza positivo, dunque, per il capoluogo meneghino, che sorpassa in quanto a vitalità agostana Torino e Roma.