Il “caso” Alitalia non va in ferie. Stavolta al centro della querelle non sono vicende economico-societarie a farla da padrona. Il problema riguarda i passeggeri. I voli Alitalia sono in overbooking e decine di passeggeri sono rimasti a terra all’aeroporto di Fiumicino. E’ lo scenario che hanno vissuto quest’oggi un centinaio di passeggeri, che sarebbero dovuti partire con voli Alitalia diretti a Istanbul, Caracas, Boston, Atene.
Alcuni passeggeri raccontano di essersi presentati alle 8:15 per fare il check in ma si sono sentiti rispondere che il volo era pieno e non c’erano più posti disponibili…
Stessa “sorte” per un gruppo di persone (quattro adulti e due ragazzi), che doveva recarsi a Boston e che aveva prenotato i biglietti aerei ben due mesi prima: dopo la coda ai check in hanno scoperto che c’era una sovra-prenotazione a bordo dell’aereo e che pertanto non c’erano più posti disponibili. E pensare che avevamo prenotato i biglietti due mesi fa.
Secondo quanto è trapelato nelle ultime ore, Alitalia starebbe cercando di riparare al danno arrecato ai passeggeri provando a reperire i primi voli utili anche di altre compagnie. In questo quadro nero, è doveroso segnalare una notizia in controtendenza, che almeno dimostra un pò di buona volontà: anche oggi a Fiumicino, fino alle 23, stanno lavorando come volontari anche i “colletti bianchi” di Alitalia (manager e funzionari), che affiancano i loro colleghi dei settori operativi. L’ iniziativa era stata lanciata dall’amministratore delegato Rocco Sabelli qualche settimana fa ed è operativa da settimana scorsa..