Prima condanna a Milano per il reato di clandestinità introdotto dal nuovo pacchetto sicurezza. Si tratta di un cittadino algerino condannato dal giudice di pace di Milano alla pena di 5 mila euro, sostituita dall’espulsione per almeno 5 anni.
Per l’avvocato tuttavia l’uomo non può essere espulso perché è ancora pendente un procedimento per il quale l’algerino è stato condannato per spaccio. Deve essere celebrato infatti il processo d’appello.
Il giudice di pace di Milano ha respinto l’eccezione di costituzionalità della norma che punisce il reato di immigrazione clandestina, sollevata dal difensore di un ucraino che sosteneva l’incostituzionalità della norma stessa in relazione all’articolo 3 della Costituzione, secondo il quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Il giudice ha in sostanza ritenuto che queste siano questioni demandate all’autorità legislativa. Nel frattempo, il giudice Antonio Mazzella, su richiesta del pm Isabella Arena, ha inflitto una seconda condanna per il reato di immigrazione clandestina, in un processo in cui era imputato un algerino, il quale ha anche in corso un procedimento per ricettazione. Anche in questo caso la condanna è stata una ammenda di 5 mila euro, sostituita da una espulsione. Si tratta dello stesso giudice che su richiesta dello stesso pm aveva già inflitto a un altro algerino la stessa pena in un procedimento celebrato poco prima.