Vittoria contro la pandemia: il ragazzo di Parma ha sconfitto il virus dell’influenza A. Cinque giorni fa era stato ricoverato in coma all’ospedale di Monza: neppure riusciva a respirare. Oggi il virus H1N1 è stato battuto. Ad anticipare la notizia, Luciano Bresciani, assessore alla sanità della Lombardia, che ha annunciato con soddisfazione: «Il virus è scomparso dal suo organismo».
Il 24enne, primo caso grave in Italia di influenza A, rimane però sotto stretta osservazione a causa del sopraggiungere di un’infezione polmonare che preoccupa ancora i medici. Il direttore sanitario dell’ospedale San Gerardo, Tommaso Saporito, invita alla massima prudenza: «La situazione del paziente rimane critica».
Restano invece gravi le condizioni di un altro malato colpito dal virus, già affetto da gravi patologie cardiache e renali. Cinquantun anni, è ricoverato da due giorni nel reparto rianimazione dell’ospedale di Napoli in prognosi riservata. Al Cotugno, sono stati accertati altri due casi di contagio in via di guarigione e sei casi sospetti. Uno di loro si è presentato al pronto soccorso questa mattina.
Intanto continua la lotta contro il tempo per produrre un vaccino. Dopo l’Europa e gli Stati Uniti, anche la Cina ha approvato la messa in produzione di un vaccino contro l’influenza A/H1N1. A differenza dei grandi laboratori occidentali che hanno puntato sulla realizzazione di un farmaco diviso in due dosi, il vaccino sviluppato dalla cinese Sinovac sarà monodose.
Sono “incoraggianti” anche i risultati dei test clinici sul vaccino studiato nei laboratori della svizzera Novartis. Analisi condotte su 100 volontari sani hanno rivelato che il 90% era diventato immune alla nuova influenza con la somministrazione di due dosi.
Secondo gli esperti, in Italia il picco dell’influenza dovrebbe verificarsi a cavallo di Natale, tra il 18 dicembre ed il 18 gennaio prossimi e colpire tra un milione e mezzo a tre milioni di persone nell’arco di 15 giorni. «L’evoluzione della malattia ci conferma che la pandemia non è grave», rassicura però il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio. I ministri della Sanità dell’Unione Europea s’incontreranno a Bruxelles il prossimo 12 ottobre, ma l’Italia ha già previsto un piano antipandemia: dal 15 novembre saranno vaccinate 8 milioni e 600 mila persone, alle quali si sommeranno altri 16 milioni di italiani a partire dal 31 gennaio 2010.
Per prime saranno vaccinate le categorie a rischio: personale sanitario, militari, insegnanti, autisti di bus, ma c’è chi parla di immunizzare anche vigili urbani, tassisti e calciatori. E le scuole? «Nessuna chiusura generalizzata», ha detto il viceministro Ferruccio Fazio. «L’ipotesi allo studio è quella di chiudere una classe o l’intero istituto se si dovessero verificare tre casi».