L’estate 2009, secondo la Coldiretti, ha fatto registrare un caldo record, tanto da essere la quarta estate più calda dal 1800. I dati sono quelli dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr). Colpa del cambiamento climatico? Sembrerebbe di sì, anche se su questo, come si sa, i pareri sono discordanti e gli esperti si dividono.



È stato il mese di agosto ad alzare la media delle temperature, superiori di 1,88 gradi rispetto alla media del periodo 1961-1990. Dal 1800, infatti, solo tre volte c’è stato un mese di agosto più secco di quello di quest’anno, e solo due volte con temperature più calde. Nel complesso però l’estate di quest’anno non ha raggiunto il record assoluto delle fatidiche temperature del 2003, ormai entrate a far parte della memoria collettiva.



Un indice ulteriore del cambiamento climatico in atto potrebbe essere quello che viene dal maltempo, dato in arrivo soprattutto al Nord: temporali violenti accompagnati da vento forte e grandine. La violenza di queste manifestazioni, dice la Coldiretti, è tipica dell’andamento climatico tropicale. Fenomeni, questi, che rischiano di causare danni ulteriori all’agricoltura, che a seguito dei primi temporali occorsi nella Penisola ha fatto registrare gravi danni alle coltivazioni.

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