Dopo il fallito attentato contro il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il ministro dell’Interno Roberto Maroni si è detto decisamente preoccupato per la situazione.
Ieri notte il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, è sfuggito a un attentato per una fortuita coincidenza. Un uomo armato di pistola e travestito da finanziere lo stava attendendo nella sua abitazione milanese. Il caposcorta di Belpietro invece di prendere l’ascensore, come di consueto, aveva preso le scale, incontrando, dietro l’angolo della prima rampa, l’attentatore. L’uomo gli ha puntato la pistola contro e ha sparato senza pensarci un attimo. L’arma, tuttavia, si era inceppata, e immediatamente il caposcorta ha risposto al fuoco, esplodendo tre colpi che non sono andati a segno. Dopo di che l’agressore è sfuggito. Sul’episodio sta indagando la Digos e la squadra mobile per cercare di capire chi fosse l’attentatore. Intanto, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha espresso la sua opinione sulla vicenda.
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Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha definito «l’atto gravissimo» ribadendo che ha rischiato di produrre una vittima». Sull’episodio, da parte del Viminale, c’è «massima attenzione». Maroni, inoltre, a margine della cerimonia di consegna delle medaglie d’oro ai Vigili del fuoco ha dichiarato: «ho chiamato Belpietro per esprimergli la mia totale solidarietà», sottolineando come le forze di polizia stiano «attentamente monitorando la situazione dell’ordine pubblico». E ha aggiunto: «Ci sono stati nei giorni precedenti altri episodi è dunque stiamo prestando la massima attenzione perché non succedano cose che abbiamo già visto anni fa e che non vogliamo che si ripetano».
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