Michele Misseri è stato prelevato stamattina all’alba dal carcere di Taranto dove è rinchiuso e portato nella sua vecchia casa di Avetrana. Insieme a lui il suo avvocato Daniele Galoppa, gli agenti della polizia penitenziaria e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero, che coordina le indagini.
L’area adiacente a via Deledda, dove si trovano il garage e l’abitazione di Misseri, è resa inaccessibile dalla presenza delle forze dell’ordine. Si sta cercando di dare una svolta alle indagini, di chiudere in qualche modo il cerchio e capire cosa sia veramente successo quel maledetto 26 agosto. Si tengono sopralluoghi nell’abitazione ma anche nel luogo del delitto, il famigerato garage. Gli agenti potrebbero star cercando i resti dei vestiti bruciati di Sarah.
Probabilmente verranno sentite anche la figlia Sabrina e l’amica Mariangela, le due ragazze con cui Sarah Scazzi aveva appuntamento. Le loro dichiarazioni infatti non convincono gli inquirenti, troppi punti oscuri e non concordanti fra di loro. Intanto nulla è ancora trapelato sulle impronte digitali ritrovate sul cellulare di Sarah. Si sa che appartengono a diverse persone, ma non si sa se risalgono a prima o dopo il 26 agosto. Un cellulare viene normalmente toccato da molte persone, gli amici di Sarah potrebbero averlo preso in mano chissà quante volte.