La Rete si rivela ancora posto preferito da chi vuole fare dello sciacallaggio sfruttando la morte di Sarah Scazzi. Oltre a Facebook, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, Internet viene usato per pubblicizzare foto inesistenti del cadavere di Sarah Scazzi. Che se poi queste foto esistessero davvero, sarebbe ancora peggio.
Comunque, facendo ricerche su motori di ricerca come Google, spuntano pagine inquietanti. Come quella che vi proponiamo in foto: “Foto shock! Foto vere! Esclusiva nazionale” promette questa pagina. “Ecco rivelate le foto del ritrovamento di Sarah Scazzi”. “Scoop vero non le solite bufale!”. Addirittura. Ci piace anche segnalare che le persone che hanno messo online questo avviso, hanno avuto il buon gusto di riprendere alcune frasi da un articolo e Il Sussidiario pubblicato proprio sullo sciacallaggio in Rete.
“Chi è Scarino Scazzi? Il profilo Facebook dove è stata pubblicata (la foto del cadavere, ndr) appartiene a un certo Sarino Scazzi. Nessuna indagine ufficiale viene avviata sul proprietario della pagina FB”. Cliccando comunque sul link annunciato, si rimane invischiati in pagine di spam, pubblicità e virus assortiti che propagano automaticamente l’annuncio.