Sabrina Misseri resta in carcere. Lo ha deciso il gip convalidando il fermo per la cugina presunta omicida di Sarah Scazzi. Sabrina è indagata per concorso in omicidio. Il gip di Taranto si è riservato di decidere entro 48 ore se emettere ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Sabrina Misseri o se liberarla.
I difensori della ragazza, infatti, hanno chiesto nel corso dell’udienza, l’immediata scarcerazione. Intanto l’avvocato di Michele Misseri ha detto che il suo assistito vuole ritirare la confessione a riguardo l’abuso del cadavere di Sarah. Il legale della famiglia Scazzi ha invece chiesto alle donne della famiglia Misseri di dire la verità: “Oggi chiediamo alle donne della famiglia Misseri, se realmente coinvolte o consapevoli della vicenda di Sara, di pentirsi e di rompere il segreto familiare, di modo che questa enorme tragedia non generi più ulteriori lacrime e dolore”.
Lo ha dichiarato all’ANSA l’avv. Nicodemo Gentile, che insieme all’avv. Walter Biscotti cura gli interessi della famiglia Scazzi. Nel pomeriggio la polizia giudiziaria della procura di Taranto si era recata presso l’abitazione dei Misseri per notificare degli atti. Verso le 15 e 30 del pomeriggio Cosima Searrano e la figlia maggiore Valentina sono uscite di casa e salite in macchina con la sorella di Cosima, Emma. Si sono recate in procura per essere sentite dai magistrati.