Dopo lo scandalo dell’Hollywood, la nota discoteca milanese chiusa per alcuni mesi in seguito alla denuncia di spaccio di cocaina, vengono adesso chiusi altri due locali. Si tratta del Pussycat in via Gonzaga e del Dolcevita in via Turati.

Entrambi ben noti e situati in pieno centro cittadino, al loro interno si faceva prostituzione vera e propria, con tariffe fra i 50 e i 60 euro prestazione. I carabinieri di Milano hanno monitorato i due club all’interno di una operazione denominata Idra. Quindi non solo la lap dance o lo spogliarello come indicato, ma un vero e proprio giro di prostitute di alto bordo. La clientela viene infatti definita dagli stessi inquirenti “d’alto bordo”, gente cioè con i soldi, e non pochi. Gli arrestati sono Lello Salemi, 47 anni, ad della società che gestisce il «Pussycat»; Giorgio Amodio Galli, 60 anni, cameriere addetto alla sala dello stesso locale; Mario Preti, 50 anni, direttore di sala; e Maurizio Staccani, 55 anni.



– Le ordinanze di arresto sono state firmate dal gip Roberta Nunnari su richiesta del pm Antonio Sangermano. Era “il sistema del tappo”: il cameriere Giorgio Amodio Galli o il direttore di sala Mario Preti prendevano i soldi dai clienti, chiamavano le ragazze ognuna delle quali a ogni “tappo stappato” prendeva una provvigione.



La chiusura di questi due locali segue di poco quella dell’Hollywood, la nota discoteca milanese dove la polizia filmò scene di spaccio di cocaina nei bagni. Non è la prima volta che una cosa del genere succedeva all’Hollwyood, nel cui scandalo finirono coinvolti personaggi della televisione come Belen Rodriguez.

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