E’ guerra tra avvocati nel caso infinito di Sarah Scazzi. Si apre una indagine conoscitiva nei confronti dei legali di Sabrina Misseri “per essere sentiti in merito a questa vicenda giudiziaria ed ai risvolti e i rapporti con i media”. Soprattutto per verificare eventuali comportamenti non deontologici, cioè non consoni al ruolo di avvocato.
Forse fughe di notizie indiscrete alla stampa. Gli avvocati coinvolti sono Vito Russo ed Emilia Velletri, che assistono Sabrina Misseri, e Daniele Galoppa, difensore del contadino reo confesso del delitto. Ci sono state infatti accuse reciproche tra Russo e Galoppa, il primo dei quali ha infatti dichiarato che la confessione in cui Michele Misseri chiama in causa la figlia Sabrina possa essere stata ispirata dal suo avvocato.
Galoppa ha invece segnalato che Russo si trovasse davanti al garage dei Misseri la mattina del 15 ottobre mentre i carabinieri effettuavano dei rilievi. E quindi l’eccessiva presenza dei legali a trasmissioni televisive. Intanto l’avvocato Vito Russo ha detto di essere preoccupato per le condizioni di salute di Sabrina Misseri.
«Sabrina pensa a Sarah e piange non riesce a trattenere le lacrime quando ricorda la cugina». Per quanto riguarda il padre invece «Non riesce a credere a quanto Michele Misseri è stato capace di compiere e soprattutto non si capacita del motivo per cui anche lei è rinchiusa in carcere».