Sulla Rete si è scatenata la caccia al vero significato di “bunga bunga”. Tutto per via delle dichiarazioni della ragazza marocchina che ha parlato delle visite nella villa di Arcore. «Silvio mi disse che quella formula l’aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano» ha detto.
Coinvolto nella faccenda è anche Emilio Fede: «Di queste cose non so nulla, il salotto lo chiamavano così. C’è un salotto a Villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c’era la musica, ma bunga bunga non so cosa sia » ha detto, aggiungendo: «È una semplice barzelletta, peraltro nota». La barzelletta circola in rete e non è il massimo dell’umorismo, anzi. In realtà di “bunga bunga” non si trovano definizioni ufficiali, ma dando retta al sito specializzato in slang, forme dialettali dell’inglese diventate di uso comune, urbandictionary.com, sarebbe una “violenta orgia in cui i protagonisti ‘interpretano’ una tribù africana”. Facendo ricerche più accurate, però, si scopre che il “bunga bunga” è un fiore dai bellissimi colori che cresce nell’isola di Bali.
Ecco comunque cosa ha detto ancora al proposito Emilio Fede aRadio Città Futura: "Questa Ruby l’ho forse vista un paio di volte, non so chi sia, non ho mai avuto rapporti di alcun genere con lei, non l’ho presentata a Lele Mora, non l’ho presentata a Berlusconi.L’ho letto sul Corriere della Sera, ma perche’ uno dovrebbe essere indagato non si capisce. Le serate a cui ho partecipato erano nella piena e totale normalità, con questa Ruby non sono mai andato da nessuna parte, non me lo ricordo affatto di essere andato con lei in limousine. Certo, ci sono state delle cene dove ero invitato, ma nessuna festa con ragazze nude, mai vista una persona nuda da Berlusconi. A Villa San Martino c’erano ragazze che venivano a cena, ma erano semplici cene, mai con un risvolto di trasgressione".