I – Di fronte alla casa di Sarah Scazzi è stato lasciato un lenzuolo con la scritta “Pena di morte per lo “zio” animale”
Nel paese in cui si è consumato il tagico omicidio, alla desolazione per la scomparsa della giovane Sarah si affiancano, da parte dei cittadini, sentimenti di indignazione, rabbia, rancore e odio profondo nei confronti di Michele Misseri. L’uomo che ha uccisa la nipote, stragolandola con una corda, e abusando del suo corpo circa un’ora dopo la morte – così ha confessato, ma dovrà confermarlo l’autopsia – si trova in carcere, in isolamento. Per lui, di certo, è meglio così. Non sono pochi, infatti, quelli che gliela farebbero pagare di persona e che invocano per lui la pena di morte. Tra questi, l’autore di un lenzuolo lasciato di fronte alla casa di Sarah: “Pena di morte per lo “zio” animale’, recita. E’ stato lasciato dalla mamma di uno dei compagni di scuola di Sarah, che ha dichiarato: «E’ una mia iniziativa personale, perché sono mamma di due figli della stessa età di Sara».
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Intanto Misseri in isolamento nel carcere di Taranto, picconato 24 ore su 24, «piange molto, ieri mattina più dell’altra sera», ha rivelato l’avvocato Daniele Galoppa, legale d’ufficio dell’uomo. Ora si trova in infermeria, che funge da presidio Sembra che da quando è entrato in carcere non tocchi cibo e continui a ripetere frasi come «Mi ammazzo, ora la faccio finita». All’entrata gli altri detenuti lo hanno insultato e minacciato con grida come «bastardo», «devi morire», «ammazzatelo», «datelo a noi».
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