L’autopsia conferma che Sarah è morta strangolata. Resta da accertare la violenza

L’autopsia ha confermato che Sarah Scazzi, la 15enne uccisa dallo zio lo scorso 26 agosto, è stata strangolata. Non è ancora stato accertato se, effettivamente, Michele Misseri abbia anche abusato del cadavere. «È trascorso troppo tempo da quando Sarah è stata uccisa e gettata nel pozzo», ha dichiarato il professor Luigi Strada, direttore dell’istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Bari. «Per questo motivo – ha aggiunto – ho fatto dei prelievi e dei tamponi per chiarire l’aspetto della violenza sessuale. Per quanto riguarda il resto, confermo che sul collo della ragazza abbiamo trovato dei segni di strangolamento».



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Per quanto riguarda il corpo della giovane, il medico ha dichiarato che «il volto è sfigurato, sul corpo ci sono segni di putrefazione avanzata. La permanenza nell’acqua ha danneggiato i tessuti, Sarah è irriconoscibile». Per questo motivo, ha rivelato di avere «consigliato, anzi quasi obbligato, la madre a non vederla. Le ho spiegato che la cosa migliore è mantenere il ricordo, l’immagine di sua figlia com’era in vita».



 

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